Le donne dicono stop alla violenza, 26 novembre tutte a Roma

Sarà un coro di protesta contro la violenza quello che si eleverà sabato 26 novembre a Roma: "Basta violenza maschile sulle donne" è lo slogan scelto per la manifestazione che da Piazza della Repubblica e le porterà, in corteo, in Piazza San Giovanni.

Le donne dicono stop alla violenza, 26 novembre tutte a Roma

Sono davvero tante le persone, 1.300 solo donne, ma ci sono anche mariti, figli, amici parenti, che hanno aderito alla manifestazione nazionale “Non una di meno“.

Tatiana Montella della Rete “Io decido”, alla conferenza stampa della Fnsi ha ribadito: “Non siamo disposte a perdere nessun’altra donna per la violenza di un uomo o per l’obiezione di coscienza o per qualsiasi altra forma di violenza“.

Nessuna bandiera di partito, sindacato o altro. Chiunque sente di dover dar voce a questo grido può partecipare alla manifestazione che il 26 novembre si snoderà, a partire dalle ore 14.00, da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni a Roma, durante la quale si ascolteranno varie testimonianze di donne, artiste e parenti di vittime.

Tra tutte le testimonianze ricordiamo quella dei genitori di Valentina Milluzzo, morta a Catania dopo un aborto. verrà ricordata Sara, bruciata viva a Roma, pochi mesi fa, e come non menzionare la giovanissima violentata dal branco a Melito Porto Salvo tra l’indifferenza dei conoscenti? Verranno ricordate le sessanta donne che nel 2016 sono state assassinate. E ancora, Carla, aggredita con l’acido dall’ex fidanzato. Saranno ricordate anche le donne che in tutto il mondo hanno subito violenza come quelle scomparse e uccise in Argentina, i massacri di Ciudad Juárez.

Oltre alle testinmonianza ci sarà uno spazio durante la giornata per chiedere un lavoro e un salario paritario.
La speranza degli organizzatori è che questa manifestazione segni un vero inizio di un percorso di riflessione e normativo contro la violenza sulle donne.

Sono molte le adesioni alla manifestazione anche da parte di gruppi e movimenti legati alla stampa e alla libertà di denunciare nomi e fatti: Fnsi, NoBavaglio, Actionaid Italia, Aidos, Articolo 21, Casa internazionale delle donne e Fiom Cgil nazionale.

Ad aprire il corteo saranno le donne, le ragazze e le bambine presenti alla manifestazione, dietro a loro tutti gli altri.

Continua a leggere su Fidelity News