Raul è un gigolò triestino di 41 anni, e la sua recente intervista a Today – dopo l’interessamento alla sua storia da parte di alcuni quotidiani locali – ha destato grande scalpore, a causa delle scottanti rivelazioni in essa contenute. Non è infatti un mistero quale sia il genere di vita condotta da un gigolo, tuttavia le sue confessioni hanno messo a nudo molte ipocrisie fondamentali della società italiana, al di là da di quel velo di pretestuoso ed ostentato moralismo.
Raul – il cui vero nome non è ovviamente stato rivelato – si definisce un “Professionista etero del settore con provata esperienza savoir-faire“, ed ha spiegato di avere iniziato a fare il gigolò una decina di anni fa, dopo avere chiuso la sua ditta di costruzioni.
Pur non avendo rivelato a quanto ammontano le annualità ricavate grazie al suo impiego da “libero professionista“, Raul ha rivelato che una serata da “accompagnatore“ non costa alle sue clienti meno di 500 euro. In alcuni casi si possono arrivare a spendere anche 1.000 euro al giorno, cifra che – come sottolineato dallo stesso intervistato – rappresenta il tetto della richiesta massima.
Tuttavia, Raul il gigolò non paga le tasse. Questo perché “Lo Stato non indica una figura professionale come la mia“, pertanto la sua professione non è tassabile. E questo è il primo paradosso. C’è tuttavia dell’altro, stavolta relativo alla clientela: perché come si potrà facilmente immaginare, tra le donne che si rivolgono al 41enne non vi sono solamente donzelle nubili ed in cerca di un po’ di compagnia.
Raul annovera infatti tra le sue amanti: “Donne di tutti i tipi, dai 20 ai 50 anni, di tutte le classi sociali: single, separate ma anche sposate e con figli. Mi contattano per diversi motivi, per curiosità o per trascorrere una serata di qualità con un uomo con la U maiuscola“. Perlopiù si tratta sempre di clienti in cerca di prestazioni sessuali, anche se raramente avviene che qualcuna di queste sia solamente in cerca di un po’ di compagnia per combattere la solitudine, e non sia interessata al sesso a pagamento.
Ma Raul non viene contattato unicamente da donne: di tanto in tanto accetta anche chiamate da uomini, ma essendo eterosessuale, in questo caso non si tratta di sesso. La clientela maschile lo contatta infatti per tentare di sedurre le rispettive mogli o compagne, e mettere così alla prova la loro fedeltà.
La questione più spinosa rimane però quella relativa alle donne che vogliono perdere la verginità, come spiegato dallo stesso gigolò: “E’ successo diverse volte: sono donne dai 25 ai 35 anni che non hanno mai fatto sesso, e magari si vergognano di dirlo al ragazzo che frequentano. Così vengono da me per sentirsi, come dire, pronte all’uso”.