Andrea, un vivace bambino di sei anni residente a Lonate Pozzolo, Varese, sta per intraprendere una straordinaria avventura: la scuola primaria. Tuttavia, la sua storia è un vero esempio di coraggio e determinazione, poiché Andrea vive con una condizione medica molto complessa sin dalla sua nascita prematura, avvenuta a soli 30 settimane di gestazione.
La madre di Andrea, Elena, lo definisce “una sorta di Pinocchio al contrario“, poiché per lui, la scuola rappresenta il “Paese dei Balocchi“. Entrando in aula, Andrea ha avuto l’opportunità di esplorare un mondo nuovo, un’esperienza che attende con gioia ogni giorno. Per lui, concludere l’ultimo anno della scuola dell’infanzia e ottenere il ‘diplomino‘ come i suoi coetanei è stato un grande traguardo, soprattutto perché Andrea è tracheoventilato 24 ore su 24. Questo significa che è sempre accompagnato da un carrellino che trasporta il suo respiratore, un dispositivo vitale per lui.
Andrea soffre di gravi problemi respiratori, spesso afflitto da infezioni bronchiali e polmonari ricorrenti, dovuti a una patologia che non ha ancora ricevuto una diagnosi precisa. La sua condizione è una disautonomia del sistema nervoso centrale, che rende difficile il coordinamento tra il sistema respiratorio e quello cardiocircolatorio.
Il padre di Andrea, Yuri, spiega: “La macchina che lo assiste nella respirazione consente di stabilizzare la sua frequenza respiratoria, permettendogli di tenere sotto controllo anche gli episodi di tachicardia e brachicardia.”
Senza l’aiuto del respiratore, Andrea ha solo pochi minuti di autonomia. Durante il giorno, la sua respirazione è assistita, mentre di notte la macchina respira effettivamente per lui poiché il suo corpo non riesce a farlo autonomamente. Questa condizione ha limitato la sua partecipazione alla vita fuori casa fino ai cinque anni.
Tuttavia, durante l’ultimo anno scolastico, Andrea ha avuto l’opportunità di sperimentare l’asilo grazie a un eccezionale sforzo di squadra. La scuola materna paritaria “Carlo Sormani“, sotto la direzione di Antonella Bonini, la pediatra Chiara Di Francesco, l’associazione Vidas, e la responsabile dell’ufficio Servizi sociali del Comune di Lonate Pozzolo, Marzia Cesprini, hanno lavorato insieme per garantire l’inclusione di Andrea.
Antonella Bonini afferma: “Le esigenze speciali di Andrea non ci hanno mai spaventato. Il nostro obiettivo è far sì che il mondo riconosca che bambini come Andrea esistono e che l’inclusione è possibile e non dovrebbe mai essere confusa con il pietismo.”
Tuttavia, il percorso non è stato semplice per Andrea. Inizialmente, la sua fragilità lo ha reso incapace di affrontare un ambiente scolastico, con il rischio di esposizione a possibili fonti di infezione. Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha reso ancora più complessa la sua situazione.
Nonostante ciò, Andrea è stato incoraggiato a partecipare alle recite e alle feste di Carnevale, ha mangiato a scuola e ha ricevuto il suo ‘diplomino‘ di fine anno proprio come i suoi coetanei. La scuola ha anche fornito corsi di formazione per il personale coinvolto, garantendo che tutti fossero pronti per affrontare eventualità.
Inoltre, i suoi compagni di classe hanno dimostrato un affetto straordinario per Andrea, considerando il suo respiratore come il “prezioso carretto” che trasportava l’oro più prezioso: l’aria che dona la vita. La mamma di Andrea sottolinea quanto i bambini siano stati fantastici nell’accogliere Andrea e nel renderlo parte integrante della loro comunità.