E’ successo tutto la scorsa notte a Moncalieri, in provincia di Torino, l’aggressione all’atleta di origini nigeriane ma nata in Italia, Daisy Osakue. La ragazza stava tornando a casa quando all’improvviso è stata colpita al volto.
Un individuo – non ancora identificato – ha lanciato un uovo da un’auto in corsa, una fiat doblò. L’uovo ha colpito in pieno volto l’atleta che ha riportato una lesione alla cornea e dovrà essere operata per rimuovere un frammento di guscio dell’uovo entratole nell’occhio.
Un episodio molto grave che, oltre ad avere contorni fortemente razzisti, secondo la giovane atleta, ha messo in pericolo la salute fisica e psicologica della stessa che ora rischia di non poter partecipare agli Europei a causa dell’infortunio. Sull’accaduto stanno indagando le forze dell’ordine di Moncalieri che – si spera – possano identificare il responsabile e/o i responsabili di un tale comportamento criminoso.
Un evento del genere, oltre ad un reato, denota una forte inclinazione razzista qualora venisse accertato che non si sia trattato di un gesto fortuito ma mirato proprio a colpire l’atleta italo-nigeriana. Tuttavia, nonostante l’atleta sia convinta che il lancio di quell’uovo sia mosso da motivi razziali, i carabinieri lo escludono totalmente.
La ragazza ha rivelato anche che in quella zona dove è avvenuto il fatto, è un’area frequentata da prostitute e che più volte lei stessa è stata scambiata per prostituta quindi, secondo lei, quel gesto era mirato a colpirla come donna di colore probabilmente perché i malfattori hanno pensato che fosse una prostituta. Infine, Daisy ha dichiarato che era stata già oggetto di insulti verbali in altre occasioni.
Il grave episodio avvenuto ai danni dell’atleta apre di nuovo una vecchia quanto sempre verde ferita italiana: l’ostilità che c’è verso lo straniero e verso il diverso. Il razzismo purtroppo è una piaga molto italiana che affonda le sue radici sul concetto che il diverso è qualcosa di negativo per la comunità.