Una donna è stata arrestata per aver lasciato a casa da sola per quasi una settimana la figlia di 16 mesi, lasciandole solo accanto un biberon con del latte. La piccola Diana è morta di stenti a neanche un anno e mezzo di vita, dopo essere rimasta sola dallo scorso giovedì mentre la madre era in vacanza con il compagno.
In carcere è finita Alessia Pifferi, 37 anni da compiere ad agosto, che è accusata di omicidio volontario pluriaggravato dai futili motivi e dalla premeditazione. La donna, separata e con un nuovo fidanzato, non avrebbe mai accettato la maternità e la nascita della figlia, nata da una relazione clandestina. “Non giocava mai con lei, non la portava a passeggio, la teneva sempre nel passeggino“, racconta una vicina. La donna avrebbe raccontato agli inquirenti che non si era resa conto di essere rimasta incinta, e che aveva partorito da sola senza far sapere niente al padre della bambina.
Secondo la ricostruzione, giovedì della scorsa settimana la madre ha lavato e cambiato la piccola Diana, e l’ha poi lasciata nel letto da campeggio accanto ad un biberon con del latte. Poi ha raggiunto il compagno a Leffe, Bergamo, dicendogli che la bambina era al mare con sua sorella. Pochi giorni dopo è rientrata a Milano con il compagno, senza però mettere piede nel suo appartamento.
Quando giovedì 21 luglio ha fatto rientro a casa, nella periferia est di Milano, ha trovato la figlia morta di stenti, a causa dell’assenza di cibo ed acqua per una settimana. Con l’aiuto di una vicina ha chiamato i soccorsi, ma per Diana non c’era più niente da fare. Accanto a lei, oltre al biberon mezzo pieno, una boccetta mezza vuota del tranquillante En, circostanza questa che porta ad ipotizzare che la donna avesse anche addormentato la bambina per non farla piangere.
Durante l’interrogatorio, la Pifferi non ha mai pianto né dimostrato rimorso, ma si è invece dimostrata consapevole delle conseguenze di quello che aveva fatto. “Sapevo che poteva andare così“, avrebbe detto agli inquirenti, sconvolti per quanto successo. Pare che già in passato avesse lasciato la bambina da sola, spesso per l’intero weekend, e Diana era riuscita sempre a sopravvivere. “Per portare avanti le sue relazioni e divertirsi non ha avuto scrupoli nel lasciare la piccola nell’abitazione, ben sapendo che poteva morire di stenti“, ha commentato il pm di Milano Francesco De Tommasi.