Lascia per sei mesi il cadavere della madre nel letto: la giustizia lo assolve

Si tratta di Davide Derosas, di Olbia, il quale nel 2018 fu denunciato per abbandono di persona non autosufficiente e occultamento di cadavere. L'uomo era legatissimo alla madre ed ha continuato a vivere come se lei non fosse mai deceduta.

Lascia per sei mesi il cadavere della madre nel letto: la giustizia lo assolve

Quella che arriva dalla Sardegna, precisamente da Olbia, è una storia molto triste e nello stesso tempo toccante. Il 43enne, infatti, nei giorni scorsi è stato assolto dal tribunale dall’accusa di abbandono di persona non autosufficiente e occultamento di cadavere.

Secondo quanto si apprende dai media nazionali, l’uomo nel 2018 ricevette a casa un controllo degli agenti della Polizia di Stato, i quali trovarono il corpo della madre 67enne mummificato nel letto e quindi privo di vita. L’uomo fu quindi denunciato e la vicenda finì in tribunale, tanto che il 43enne ha rischiato di finire in carcere, in quanto ne era stato chiesto il rinvio a giudizio. 

La madre dell’uomo si chiamava Maria Antonia Sanna. Dalle indagini degli investigatori si apprese che la signora fosse morta sei mesi prima, per cui in tutto quel tempo il figlio l’aveva tenuta in casa in camera da letto. Il cadavere della signora sarebbe stato completamente sommerso di rifiuti. Nel frattempo Derosas ha continuato a fare la vita di sempre dividendosi fra il lavoro in una ditta di ceramiche e la musica e continuando a suonare la batteria nei locali con il suo gruppo rock. 

L’uomo è stato assolto

Da Fanpage si apprende che il 43enne fu tenuto per un breve periodo sotto sorveglianza presso il reparto di Psichiatria dell’ospedale di Olbia, a cui seguì una terapia presso il Centro di igiene mentale con sede nello stesso capoluogo di provincia sardo. Per tutta la durata del processo il 43enne è stato difeso dall’avvocato Lia Deiana, che in questi mesi ha fornito alla Procura della Repubblica ulteriori elementi su quanto accaduto. 

La documentazione presentata dal legale ha fatto ritenere ai giudici che l’uomo fosse innocente, per cui il pm Laura Bassani ne ha chiesto l’assoluzione, in quanto Derosas non avrebbe commesso nessun reato. Dalle carte fornite dal suo legale, si apprende di come il 43enne fosse molto legato alla mamma, per questo ha deciso di tenere il suo corpo in casa. In questo modo, per lui, la donna non se ne sarebbe mai andata.

Per i giudici il fatto non sussiste. Tra l’altro durante il processo sono stati sentiti alcuni testimoni: uno di loro ha confermato lo stretto legame che vi era tra madre e figlio, per cui il quadro di quanto accaduto è stato chiaro anche ai magistrati. Adesso l’uomo è libero da ogni accusa. Una vicenda davvero molto particolare e delicata che ha colpito l’Italia intera.

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