L’Aquila, presunto stupro di una 13enne in pieno centro. Il legale dell’accusato, "si è inventata tutto"

Si tratta dell'episodio avvenuto circa due settimane fa nel pieno centro del capoluogo di provincia abruzzese. La ragazzina 13enne aveva accusato un 15enne rumeno di violenza in quanto avrebbe voluto vendicarsi di una delusione d'amore.

L’Aquila, presunto stupro di una 13enne in pieno centro. Il legale dell’accusato, "si è inventata tutto"

Continua a far discutere il caso del 15enne rumeno che circa due settimane fa avrebbe violentato una 13enne nel pieno centro de L’Aquila. Sul caso continuano le indagini da parte delle forze dell’ordine, e il ragazzino sarebbe stato già ascoltato per chiarire la propria versione dei fatti. In queste ore è intervenuto anche il suo avvocato, Roberto De Cesaris, che fornisce una versione completamente diversa da quella raccontata in questi giorni dai giornali locali e nazionali. 

Secondo il legale le cose stanno in maniera molto diversa. Il suo assistito sarebbe innocente, in quanto la ragazzina si sarebbe inventata di sana pianta la storia dello stupro a causa di una delusione d’amore. Insomma una sorta di vendetta in quanto il 15enne l’avrebbe respinta. Il legale del ragazzino ha contestato “la rappresentazione cinematografica del caso con il soggetto dello stupratore, della vittima che riesce a divincolarsi dal mostro e che corre a chiedere a aiuto dalle amiche. Il ragazzo non ha mai arrecato violenza alcuna alla ragazza”.

I fatti

Tutto si sarebbe verificato nella zona dei portici a San Bernardino, nel pieno centro de L’Aquila. Qui i due ragazzi si sarebbe incontrati e avrebbero cominciato a discutere circa un precedente incontro che c’era stato tra i due un mesetto prima. Forse per motivi di privacy i due si sono allontanati per parlare meglio. 

In quel frangente il 15enne avrebbe spiegato alla ragazza non voler intraprendere con lei alcuna relazione. A questo punto la 13enne ha pensato ad un piano per potersi vendicare e ha quindi inscenato lo stupro. La 13enne ha chiesto quindi aiuto, ma gli accertamenti medici eseguiti sulla giovanissima non hanno rivelato nessuna violenza. Sul posto intervenne anche la Polizia di Stato.

Il legale del ragazzo ha fatto presente che la famiglia del ragazzo, e lo stesso 15enne, stanno vivendo un incubo. La famiglia adesso confida nel lavoro della magistratura. Il 15enne avrebbe anche paura di poter uscire da casa perchè teme ritorsioni nei suoi confronti. Il minore, dobbiamo precisare, non è persona nota alle forze dell’ordine, in quanto incensurato.

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