L’Aquila, 26enne trovata in casa senza vita: si sospetta il gesto volontario

La giovane è stata trovata senza vita in un appartamento di via Monte Terminillo, frequentava la facoltà di Biologia. A lanciare l'allarme forse è stata una sua amica, la ragazza avrebbe anche lasciato un biglietto in cui spiegava le ragioni del gesto.

L’Aquila, 26enne trovata in casa senza vita: si sospetta il gesto volontario

Una ragazza di 26 anni è stata trovata senza vita ieri pomeriggio 10 febbraio a L’Aquila, precisamente in un appartamento di via Monte Terminillo. Per motivi di privacy, ma anche per la delicatezza della vicenda, preferiamo non rendere note neanche le iniziali della vittima. Al momento la Polizia di Stato sta indagando su quanto accaduto, anche se pare che la giovane abbia lasciato un bigliettino in cui spiegava le ragioni del suo gesto. A lanciare l’allarme sarebbe stata una sua amica, almeno così spiegano i media nazionali. Ad avvalorare l’ipotesi del gesto volontario è anche il ritrovamento di una corda in casa. 

La 26enne era una studentessa della facoltà di Biologia. Gli investigatori stanno cercando di capire come siano davvero maturati i fatti, e per questo si attendono ulteriori riscontri investigativi che potrebbero arrivare nelle prossime ore. Dopo la chiamata d’emergenza i poliziotti si sono precipitati subito sul luogo. Per la ragazza ormai però non vi era più nulla da fare, a nulla è valso l’intervento del 118. Secondo quanto riferisce Notizie.it la ragazza era figlia di un noto imprenditore locale. 

Qualche anno fa in famiglia un’altra tragedia

Tra l’altro proprio qualche anno fa la famiglia della 26enne aveva subito un’altra tragedia. La notizia di quanto accaduto si è diffusa immediatamente in tutto il capoluogo abruzzese, destando sconcerto tra gli abitanti. La 26enne era conosciuta in città. Sui suoi profili social sono stati scritti tantissimi messaggi di cordoglio. Tutta la popolazione aquilana è davvero rimasta senza parole davanti a quanto accaduto. 

Sul luogo del fatto di cronaca è intervenuto il magistrato di turno presso la Procura dell’Aquila, Stefano Gallo, che ha provveduto anche a verificare che si trattasse di un gesto volontario. Secondo quanto riferisce Il Messaggero, che riporta altri dettagli sull’accaduto, l’allarme non sarebbe partito dall’amica, ma dal padre della 26enne, il quale non sentendola al telefono avrebbe intuito che le fosse successo qualcosa. 

Fatto sta che la giovane poco dopo è stata trovata senza vita nell’appartamento di via Monte Terminillo. E sempre nella giornata del 10 febbraio un altro ragazzo di 23 anni si è tolto la vita a Campobasso. In quest’occasione il movente del gesto potrebbe essere rappresento da alcuni indagini di natura penale scaturite sul suo conto. Il ragazzo alcuni anni fa era stato accusato da una donna di abusi sessuali, che sarebbero avvenuti la notte di Capodanno. Il procedimento a carico del giovane era ancora in fase di indagini preliminari.

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