L’appello della famiglia: "Bocciate nostra figlia in prima elementare"

Una famiglia di una bambina di 7 anni fa una richiesta insolita: “Bocciate nostra figlia in modo che possa ripetere la prima elementare”. La risposta non si è fatta attendere.

L’appello della famiglia: "Bocciate nostra figlia in prima elementare"

Il salto che si compie dal passare al terzo anno di asilo alla prima elementare si sente, eccome se si sente. I bambini non sono tutti uguali, ognuno di loro ha diverse velocità di apprendimento e sono predisposti diversamente nell’imparare determinate materie. I bambini non acquisiscono le conoscenze allo stesso modo gli uni con gli altri, ed è in quel contesto che si individua un bravo insegnante.

Ad Ancona, però, si è verificato un appello insolito da parte dei genitori di una bambina di sette anni: “Bocciate nostra figlia in modo che possa ripetere la prima elementare”. La richiesta genitoriale non era un loro capriccio, ma è stata frutto di una decisione ponderata insieme a specialisti di psicologia e psicoterapia dell’Anconetano. I genitori hanno impugnato la promozione davanti al Tar, ma il ricorso è stato respinto: la bimba affronterà la seconda elementare.

La famiglia, tramite l’avvocato Annalisa Marinelli, ha fatto richiesta appellandosi al diritto allo studio della propria bimba che, in questo caso, è inteso come diritto a ripetere un percorso scolastico affrontato in precedenza con ostacoli che hanno minato il suo apprendimento.

La richiesta da parte dei famigliari, quindi, risulta piuttosto chiara: la ripetizione della prima elementare avrebbe garantito alla figlia il pieno raggiungimento degli obbiettivi scolastici. La scuola, però, gode dell’esercizio di discrezionalità riconosciuto per legge. La bocciatura in prima elementare deve essere un evento eccezionale, e la bimba in questione non rientrava nei requisiti della ripetizione della classe prima.

Gli insegnanti proseguono quindi su questa via dicendo che la bocciatura non avrebbe garantito il riempimento delle lacune della bambina: anzi, la ripetizione avrebbe rischiato di farle perdere in parte le competenze acquisiti fin lì, rendendo di fatto vana la bocciatura. Non ci sono però timori: la bambina, infatti, ha fin qui raggiunto, seppur in parte, gli obbiettivi scolastici, e ha costruito buoni legami sia con gli insegnati sia con i suoi compagni di classe.

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