È diventata famosa la storia di Emanuela Alfano e Renzo Conti, una coppia fuori dagli schemi unita da tre decenni di vita insieme, con un matrimonio che dura da dodici anni e tre figli a completare il quadro di una famiglia decisamente non convenzionale. L’accoglienza è affidata a Nina, una dolce cagnolina che fa parte della loro vita da oltre dieci anni, introducendoci in un appartamento dove l’ampiezza degli spazi sembra riflettere la grandezza del cuore dei suoi abitanti.
Emanuela, consulente del lavoro con una forte vena animalista e volontaria dedicata al servizio degli ultimi, e Renzo, ingegnere dalla penna affilata, vegetariano e presidente di un’associazione per il benessere degli animali, vivono il loro amore in maniera aperta, senza barriere, nel segno del poliamore. Un concetto, quest’ultimo, che esplorano e definiscono come una dimensione mentale prima ancora che pratica, basata sul consenso, la lealtà e il rispetto reciproco, lontano da gelosie e possessività.
Nella storia emerge la complessità e la ricchezza del loro rapporto, che trova nella pratica dello shibari, un’antica arte giapponese di legatura, un ulteriore spazio di condivisione e di intimità. Il legame fisico che lo shibari crea, infatti, si trasforma in metafora del loro legame emotivo: forte, intricato ma al tempo stesso basato su fiducia e consenso.
Oltre alla loro vita amorosa, Emanuela e Renzo condividono un profondo impegno sociale e ambientale. La loro casa, aperta e accogliente, riflette il desiderio di creare un ambiente inclusivo e rispettoso, non solo per le persone ma anche per gli animali, dimostrando come il loro stile di vita poliamoroso si intrecci con valori più ampi di cura e rispetto per ogni forma di vita.
In un mondo che spesso appare frenetico e superficiale, la storia di Emanuela e Renzo rappresenta un’esplorazione profonda dell’amore in tutte le sue forme, del rispetto per la diversità e dell’impegno verso cause che vanno oltre il personale. Il loro messaggio è chiaro: l’amore, nella sua essenza più pura, è libertà, è la capacità di superare i confini imposti da convenzioni e pregiudizi, per abbracciare pienamente la complessità dell’essere umano.