L’Albero della Vita, simbolo di Padiglione Italia, un’icona spettacolare dell’Expo 2015. All’inzio fu la Torre Eiffel, costruita per l’esposizione universale di Parigi nel 1889, rappresenta il giusto mix di luce e colori. La struttura dell’Albero della Vita affonda le sue radici in uno dei periodi artistici più fervidi dell’arte italiana, il Rinascimento. L’albero della Vita, piace e cattura il grande pubblico che in questo periodo ha visito, l’ Expo 2015, data la sua maestosità, racchiusa nella struttura, bidimensionale, diventa in tre dimensioni quando dalla base di 45 metri, si innalza fino a 35 metri di altezza, allargandosi una seconda volta nella chioma del diametro di circa 42 metri. L’Albero, composto da un intreccio di legno e acciaio, è situato al centro di Lake Arena, lo specchio d’acqua sul quale si affacciano le gradinate che costituiscono il spazio all’aperto più grande di Expo.
L’Albero della Vita, cattuta l’attenzione non solo per la sua architettura ma anche per il suo significato più profondo che esso rappresenta e racchiude: segno di uno slancio rivolto al futuro, all’innovazione e alla tecnologia. La struttura nasce fin dall’inizio come icona interattiva destinata a catturare l’immaginario del visitatore e creare una rete di connessioni tra i vari padiglioni di Expo 2015. L’albero della Vita di giorno, ma soprattutto la sera si lascia ammirare per tutta una serie di effetti speciali realizzati con le più avanzate tecnologie di spettacolo, tra giochi di luce ed acqua. Dall’Albero della Vita partiranno tutte le manifestazioni del palinsesto del Padiglione Italia.
Con l’Albero della Vita, Marco Balich, direttore artistico di Padiglione Italia nonché produttore di grandi eventi e regista, ha saputo offrire a quanti visiteranno l’Expo 2015, una grandiosa costruzione a metà tra monumento, scultura, installazione, edificio, opera d’arte che oltre al Rinascimento rimanda a simbologie più complesse e comuni a numerose culture, per cui l’Albero della Vita è simbolo della Natura Primigenia, la grande forza da cui è scaturito il tutto.
Esso è divenuto una vera icona dell’ Expo 2015, affiscinando chi l’ha visto dal vivo e chi ancora dovrà vederlo, un po’ kitsch, molto scenografico, giochi di acqua e di luce a ritmo di musica, 40 metri di legno e acciaio intrecciati, data la sua maestosità e il gioco immenso di luci, colori e giochi di acqua, che catturano l’attenzione di ogni singolo visitatore.