Ladro perde la vita dopo l’intervento di un vigilante: legittima difesa o eccesso di forza?

Un vigilante interviene contro una banda di ladri a Roma, sparando dieci colpi e causando la morte di uno di loro. Ora è indagato: il caso riaccende il dibattito sulla legittima difesa in Italia.

Ladro perde la vita dopo l’intervento di un vigilante: legittima difesa o eccesso di forza?

Antonio Micarelli, una guardia giurata di 56 anni, è al centro di un caso giudiziario che sta alimentando un intenso dibattito sulla legittima difesa in Italia. L’uomo è sotto indagine dopo aver reagito contro una banda di ladri che si erano introdotti nell’appartamento di un vicino in via Cassia, a Roma.

Nel corso dell’episodio, avvenuto giovedì sera intorno alle 19, Antonio Ciurciumel, 24enne di cittadinanza romena, ha perso la vita, mentre gli altri tre complici sono riusciti a fuggire e sono attualmente ricercati dalle forze dell’ordine. Secondo le prime ricostruzioni, Micarelli, rientrando a casa, avrebbe sentito dei rumori sospetti provenire dall’abitazione accanto. Insospettito, avrebbe deciso di intervenire e si sarebbe trovato di fronte un gruppo di quattro individui intenti a svaligiare la casa.

Dopo aver intimato loro di fermarsi, la situazione è rapidamente degenerata, portando all’esito tragico dell’evento. Gli inquirenti stanno analizzando le dinamiche per stabilire se ci siano stati i presupposti della legittima difesa, in particolare valutando il momento in cui è avvenuta la reazione e se vi fosse un pericolo immediato.

La difesa di Micarelli sostiene che l’uomo abbia agito per proteggere se stesso e i vicini, affermando che i malviventi avrebbero preso in ostaggio una donna presente nell’abitazione. Inoltre, si parla di un possibile tentativo di fuga da parte dei responsabili, che avrebbero cercato di investirlo con un’auto, costringendolo a reagire. Il caso ha rapidamente assunto una dimensione nazionale, suscitando reazioni nel mondo politico e tra l’opinione pubblica.

Il vicepremier Matteo Salvini ha espresso il proprio sostegno a Micarelli, affermando che “il pericolo per i cittadini perbene sono i ladri, non le guardie giurate“. Anche il Sindacato Autonomo Vigilanza Privata (Savip) ha preso le difese del vigilante, sostenendo che meriterebbe un riconoscimento anziché trovarsi sotto indagine. D’altra parte, esperti di diritto e associazioni per i diritti civili avvertono sul rischio di una giustizia privata, sottolineando l’importanza di lasciare alle forze dell’ordine il compito di garantire la sicurezza. Il dibattito resta acceso, con interrogativi su come bilanciare il diritto alla difesa con il rispetto delle normative vigenti.

Continua a leggere su Fidelity News