Un traguardo significativo per la ASL di Teramo, che ha centrato e superato gli obiettivi fissati dalla Regione Abruzzo e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il 2024 in materia di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Grazie all’impegno costante e alla qualità del servizio offerto, l’azienda sanitaria ha raggiunto standard tra i più elevati dell’intera regione, dimostrandosi un modello virtuoso nel settore dell’assistenza territoriale. Il risultato è il frutto del lavoro della UOSD “Assistenza Domiciliare Integrata”, guidata dalla responsabile Eleonora Sparvieri, che ha saputo organizzare in modo efficiente le risorse disponibili per garantire un servizio capillare e altamente specializzato. “In base alla riforma dell’assistenza sanitaria territoriale dettata dal DM 77, la casa viene ritenuta il ‘primo luogo di cura’, e la Missione 6 del PNRR prevede la presa in carico entro la metà del 2026 di almeno il 10% della popolazione con più di 65 anni”, spiega il Direttore Generale della ASL, Maurizio Di Giosia. “La ASL di Teramo ha non solo raggiunto questo obiettivo, ma lo ha superato con largo anticipo, prendendo in carico ben 7.493 pazienti ultra 65enni, ovvero più del 10% della popolazione di riferimento, che ammonta a 73.131 unità”.
Un’assistenza domiciliare sempre più efficiente e capillare
Secondo le più recenti linee di indirizzo regionali, le cure domiciliari vengono attivate per pazienti in condizioni di fragilità o affetti da patologie che possono essere trattate efficacemente a domicilio. Le principali patologie croniche seguite dal servizio ADI sono di natura neurologica, cardiovascolare, metabolica, oncologica e respiratoria. Le prestazioni offerte spaziano dall’assistenza infermieristica e riabilitativa fino al supporto socioassistenziale, logopedico e neuropsicomotorio. Nei casi più complessi, inoltre, è possibile usufruire di visite specialistiche direttamente a domicilio. Le cure domiciliari si articolano in quattro livelli, definiti sulla base della durata e della complessità dell’intervento assistenziale: cure domiciliari di livello base e cure domiciliari integrate di primo, secondo e terzo livello. Nel corso del 2024, la ASL di Teramo ha assistito complessivamente 16.781 pazienti, pari a circa il 6% della popolazione provinciale, con un’età media di 81 anni. Di questi, 9.909 sono donne (59%), con un’età media di 83 anni, rispetto ai 79 anni degli uomini. La stratificazione per indice di complessità assistenziale (CIA) evidenzia che:
1)2.979 pazienti (17,8%) hanno ricevuto prestazioni di base;
2)4.402 pazienti (26,2%) sono stati assistiti con cure domiciliari integrate di primo livello
3)5.189 pazienti (30,9%) hanno beneficiato di cure domiciliari integrate di secondo livello
4)4.211 pazienti (25,1%) hanno usufruito di cure domiciliari integrate di terzo livello.
Differenze territoriali e distribuzione dei pazienti
L’analisi territoriale mostra come la densità abitativa influenzi la distribuzione dei pazienti assistiti. La provincia di Teramo ha una densità media di 153 abitanti per km², con forti variazioni tra le zone costiere e quelle interne. Il comune di Martinsicuro, ad esempio, ha una densità di 1.330 abitanti/km², mentre il comune di Valle Castellana ne conta solo 7. Nel dettaglio, i pazienti assistiti nei diversi distretti sanitari sono:
1)Nereto: 4.556 pazienti (27,1%)
2)Teramo: 4.042 pazienti (24,1%)
3)Roseto: 3.563 pazienti (21,2%)
4)Atri: 3.376 pazienti (20,1%)
5)Montorio: 1.244 pazienti (7,4%)
Riguardo agli ultra 65enni presi in carico, la distribuzione per distretto è così suddivisa:
1)Teramo: 31% Nereto: 21%
2)Roseto: 20%
3)Atri: 18%
4)Montorio: 10%
Anche in questo caso, le donne rappresentano la maggioranza degli assistiti (61%).
Il ruolo delle Unità di Continuità Assistenziale (UCA)
Fondamentale è stato il contributo delle Unità di Continuità Assistenziale (UCA), équipe mobili distrettuali che supportano l’ADI nella gestione di pazienti con condizioni clinico-assistenziali complesse e difficoltà operative nella presa in carico. Le UCA si occupano principalmente di pazienti con gravi patologie o fragilità, con l’obiettivo di prevenire ricoveri ospedalieri non necessari e ridurre l’accesso improprio ai Pronto Soccorso. Nel 2024, le UCA hanno effettuato a domicilio:
1)462 emogasanalisi
2)307 trasfusioni
3)397 vaccinazioni
4)573 visite specialistiche
La ASL di Teramo ha rafforzato il modello di assistenza territoriale, consolidando la presa in carico domiciliare dei pazienti più fragili. L’obiettivo è fornire un servizio sempre più vicino al cittadino, in linea con le direttive ministeriali e regionali”, spiega Eleonora Sparvieri.
Innovazione e futuro dell’ADI a Teramo
Il Direttore Generale Maurizio Di Giosia sottolinea il continuo impegno della ASL nell’evoluzione del servizio di assistenza domiciliare: “Siamo costantemente proiettati verso il miglioramento dell’assistenza territoriale, puntando su innovazione e nuove tecnologie. A breve potenzieremo l’utilizzo della telemedicina e introdurremo la cartella clinica informatizzata per aumentare la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti”. Grazie ai traguardi raggiunti e alle nuove sfide che attendono il servizio ADI, la ASL di Teramo si conferma un’eccellenza regionale, capace di garantire cure di alta qualità direttamente a domicilio, migliorando la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie.