Tantissimi ricordano Michele Merlo, il cantante noto per aver partecipato ad Amici che è morto il 6 giugno 2021 a Bologna. Una morte che ha lasciato tutti sgomenti, non solo tra i suoi fan. Purtroppo, un’altra terribile notizia è giunta: la sua tomba è stata profanata e saccheggiata, proprio come racconta la madre che sfoga tutto il suo dolore e rabbia per questo gesto. Oggi i genitori continuano a lottare cercando di capire quale sia stata l’esatta dinamica dei fatti che ha portato alla sua morte.
Michele Merlo è morto per una leucemia fulminante. Oltre alla perdita del figlio, hanno anche scoperto che la sua tomba è stata saccheggiata, proprio come racconta la madre a Gossip e Tv, ma la notizia è stata ripresa anche dalle principali testate locali, come Il Resto del Carlino. Katia Ferrari, la madre, denuncia questo fatto usando le seguenti parole: “Sono già arrabbiata con questo mondo, dove purtroppo devo e sto sopravvivendo. Ma ancora di più con chi si permette di prendere (rubare) i regali di Michele”.
Il giovane riposa nel Cimitero Comunale di Rosà nella provincia di Vicenza e, proprio qui, secondo il racconto della madre, sono stati portati via un anello con una M, iniziale del suo nome, la tazza raffigurante un bassotto. Non sono stati portati via fiori, ma oggetti tangibili che rappresentano un gesto ignobile per la madre per cui il responsabile deve vergognarsi.
Gli stessi genitori hanno anche sporto denuncia mostrando una perizia medica che attestava che il loro figlio avrebbe potuto salvarsi se solo avesse avuto le cure adeguate che avrebbero diminuito la percentuale di mortalità di ben il 10% con terapie adatte che possono garantire una buona sopravvivenza.
I genitori, più volte, avevano parlato della sua morte e di quanto successo. L’ultima testimonianza è del padre a Verissimo che parla di Michele, il figlio, come un grande artista, forse poco incompreso e non adatto a questo mondo, troppo grande per lui. A distanza di un anno e mezzo, i genitori continuano a cercare la verità sulla morte del figlio che avrebbe potuto salvarsi.