Sono giorni complicati per Piera Maggio, la madre della piccola Denise Pipitone, scomparsa 11 anni fa ma, proprio in questi giorni, di nuovo balzata agli onori della cronaca per la confessione della madre a Chi l’ha visto?, il programma della Rai durante il quale la signora Maggio ha affermato di aver ricevuto un messaggio su Facebook: “Sono Denise, mamma”. Purtroppo per lei, questo messaggio si è alla fine rivelato uno scherzo di pessimo gusto, da parte di una ragazzina che, rintracciata dai giornalisti del programma, ha però negato ogni suo coinvolgimento.
Per la famiglia di Denise, dopo la cocente delusione (ma qualcosa si è mosso, in ogni caso), ora arriva una vera e propria speranza, ben diversa da quella del messaggio su Facebook di qualche mese fa. Un uomo, infatti, ha chiamato al TG Regionale della Basilicata, affermando: “È lei, Denise, e vive qui in un centro del Potentino con una famiglia arrivata in regione da qualche anno“. L’uomo, che è rimasto anonimo per i telespettatori, si è invece identificato con nome e cognome alla redazione del TG Regionale.
A quanto trapela dalle prime indiscrezioni, la ragazza a cui l’uomo si riferisce avrebbe un cognome rom, il che rende molto più credibile questa storia: la pista del rapimento in un campo rom, infatti, è stata una delle prime (e la più importante) seguita dagli inquirenti quando hanno cominciato ad indagare a partire da quel maledetto 1° settembre del 2004, il giorno in cui Denise Pipitone è scomparsa nel nulla.
Inoltre, ad alimentare ancora di più la speranza di Piera Maggio, sembra che questo cognome coincida con quello del capo di un campo rom vicino Mazara del Vallo, che fu il luogo dal quale partirono le indagini. Subito dopo, però, non ottenendo risultati, gli inquirenti si erano concentrati sulla pista della lotta interna alla famiglia, puntando i fari sulla sorellastra di Denise, che però è stata di recente scagionata da ogni accusa.