Quella che sto per raccontarvi è la storia di Fabiana Negrini; una storia che parla di sofferenza, anoressia e…rinascita. Si perchè l’anoressia toglie tanto ma, se la si riesce a combattere, proprio come ha fatto questa ragazza, può trasformarsi in autentica rinascita.
Sono in tante le famiglie costituite da genitori separati e, spesso, le conseguenze ricadono sui figli, proprio come accaduto a lei, che oggi, a 22 anni, ha deciso di raccontare quello che le è accaduto, in modo da poter essere d’aiuto anche per altre persone che si trovano a lottare contro questa terribile malattia.
L’accaduto
Fabiana si è ammalata di anoressia nervosa quando aveva solo 14 anni. Dopo continui litigi, i suoi genitori hanno deciso di separarsi, proprio nel pieno della sua adolescenza. Così è cominciato il suo declino. Ha iniziato a pesare sempre meno: prima 40, poi 35,fino a raggiungere i 30 e i 27 chili, salvata, in calcio d’angolo, dal suo bravissimo psicologo che, intuita la gravità della situazione, le ha salvato la vita, consigliandole il ricovero.
Sono ormai 5 anni che Fabiana si definisce uscita fuori dal tunnel dell’anoressia (il restante 1% è sempre lì, a ricordarle tutte le sofferenze e il dolore che ha provato, il rischio di morire, il fegato al prolasso), pensando che tutto quello che ha passato sia stato il frutto di un suo bisogno di affetto e di attenzioni che non riusciva ad esprimere.
A salvarle la vita, il dottor Roberto Ravera, primario di psicologia alla Asl 1 della Liguria. E’ stato lui a ricoverarla in rianimazione, proprio quando i medici le avevano detto che sarebbe potuta morire nella notte e lei, stanca, non aveva ormai paura di un suo decesso. Quel ricovero, però, le è stato provvidenziale.
Se fino a quel momento non aveva più il controllo di se stessa, incominciando a saltare la cena, per poi buttare via la merenda a scuola, camminando moltissimo per smaltire i chili in più che, in realtà, non aveva, ora sta bene, è diventata una personal trainer,mangia con gusto e sta per sposarsi, mostrando, con orgoglio, il suo anello di fidanzamento. La sua è una storia che invita a riflettere e il detto: “Volere è potere” è più che mai azzeccato. Non vi pare?