La Spezia, architetto Di Negro: per l’autopsia l’ha ucciso un colpo di pistola in bocca

Dall'esame autoptico dell'architetto Giuseppe Stefano Di Negro emerge che la sua morte è dovuta ad un colpo di pistola sparato in bocca. Non si è ancora, però, trovata l'arma.

La Spezia, architetto Di Negro: per l’autopsia l’ha ucciso un colpo di pistola in bocca

La Spezia. Il giallo sulla morte – avvenuta sabato sera del 21 ottobre – dell’architetto Giuseppe Stefano Di Negro, di anni 50, forse trova una risoluzione nell’esame autoptico. L’architetto Di Negro era stato trovato – da due ragazzi – con il cranio fracassato sulle sponde di un torrente – il Calcandola – nel quartiere Braida, sulla strada di Sarzana, La Spezia.

In sede autoptica – ieri 23 ottobre –  il medico legale ha trovato la causa della profonda ferita nella zona occipitale del cranio, ovvero un proiettile di un revolver calibro 38. Dall’autopsia, considerando il punto del cranio trovato fracassato, sembra che l’architetto Di Negro si sia sparato in bocca. Ci si chiede quindi: quale può essere la causa di un tale atto, ovvero, perché suicidarsi?

La polizia, ovviamente, ora pensa che la sua morte sia dovuta ad un suicidio, dato che il revolver apparteneva al padre del defunto che si era proprio recato, prima del presunto suicidio, a casa dei genitori per prendere una stampa. Ci si chiede quindi: veramente gli serviva quella stampa, o è stata solo una scusante per andare a casa dei genitori e prendere il revolver?

Quindi, ora, non è da escludere il suicidio, dato che il revolver calibro 38 è scomparso dalla casa dei genitori del Di Negro. Quello che per ora si sa è che il proiettile rinvenuto nel suo cranio è compatibile col revolver del padre ma, da quanto si apprende, non è stata ancora ritrovata l’arma.

A questo punto, ci si chiede se il giallo sia risolto, oppure se si infittisce di mistero, dato che l’arma di un suicida dovrebbe essere ritrovata vicino al suo corpo. Arma che, invece, è sparita nel nulla, ed il proiettile rinvenuto è solo da considerarsi compatibile con l’arma del presunto suicidio. Rimangono da sentire la moglie e la figlia minorenne per ulteriori accertamenti su quanto può essere veramente accaduto.

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