La Sicilia offre voli e alloggi per rilanciare il turismo post coronavirus

La Sicilia offre di pagare una parte del volo e dell'alloggio ai turisti che prenoteranno una vacanza appena sarà terminata la crisi sanitaria del coronavirus.

La Sicilia offre voli e alloggi per rilanciare il turismo post coronavirus

Con lo sguardo rivolto al futuro, i governi di molte regioni stanno cercando una via d’uscita dalla crisi che il mondo sta attraversando a causa del Covid-19. Uno di questi è proprio quello della Sicilia, l’isola più grande del Mar Mediterraneo, che gioca d’anticipo e ha già un piano per dare un impulso al turismo, coronavirus permettendo.

Con un investimento da 50 milioni di euro per rilanciare il turismo e l’economia, le cui cifre in rosso indicano che solo nel periodo febbraio-maggio la chiusura dei confini genererà una perdita economica di oltre 700 milioni di euro, la regione a statuto speciale offrirà voli e alloggi ai turisti che prenoteranno una vacanza nell’isola entro la fine dell’anno, con ingresso gratuito a musei e siti archeologici inclusi.

La Sicilia dispone di un fondo di 50 milioni di euro per offrire ai turisti sconti su voli, musei e attrazioni. E ogni tre notti, una gratis“, riferisce Business Insider Italia sulla base delle dichiarazioni di Manlio Messina, assessore del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Sicilia, che ha annunciato che “sono disponibili 400.000 buoni per sconti e omaggi per incoraggiare i vacanzieri che, nonostante i timori del coronavirus, decideranno di visitare l’isola”.

Le autorità chiariscono che la revoca della chiusura dei confini è la conditio sine qua non per godere della promozione, pertanto al momento non viene indicata una data precisa di inizio validità dell’offerta. Chi è interessato dovrà accedere alla pagina ufficiale della segreteria turistica siciliana Visit Sicily, incaricata di annunciare la riapertura dei confini.

I funzionari del settore turistico hanno lavorato instancabilmente per trovare il modo per rilanciare il settore il più rapidamente possibile in sicurezza, prendendo in considerazione i modi per creare il distanziamento sociale in spiagge, hotel, ristoranti e monumenti pubblici popolari.

Secondo il World Travel and Tourism Council, il settore turistico europeo impiega 22.6 milioni di persone, pari all’11,2% dell’occupazione totale dell’Unione europea. La Commissione europea stima che la pandemia dimezzerà le entrate di hotel e ristoranti; le agenzie di viaggio perderanno fino al 70% dei loro guadagni, mentre le compagnie di crociera e le compagnie aeree perderanno fino al 90%. Si prevede che in tutto il mondo si perdano fino a 50 milioni di posti di lavoro, sette dei quali in Europa.

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