La "rivolta" di San Valentino: in Liguria ristoranti aperti nonostante la zona arancione

Nella giornata di ieri, domenica 14 febbraio, in Liguria è scattata la zona arancione per contrastare la diffusione di Covid-19, ma molti ristoratori hanno tenuto aperto nonostante le restrizioni. Raffica di multe a clienti e titolari dei locali.

La "rivolta" di San Valentino: in Liguria ristoranti aperti nonostante la zona arancione

La pandemia provocata dal Sars-CoV-2 continua a mietere vittime e contagi in tutta Italia, per questo le autorità nazionali hanno deciso di inasprire le misure anti contagio, facendo piombare nuovamente in zona arancione regioni dove la diffusione del virus si sta facendo consistente, come ad esempio la Liguria. Fino a pochi giorni fa la regione in questione era gialla, ma il nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità ha fatto registrare un indice di contagio Rt superiore a 1. Per questo è stata inserita in fascia arancione, che prevede appunto la chiusura di bar e ristoranti, che possono operare fino alle 22:00 con il solo asporto. Ma molti ristoratori hanno deciso di aprire lo stesso a pranzo, infischiandosene dei divieti. 

E così in città come Ventimiglia e Sanremo sono giunti anche dei turisti dalla vicina Francia, lì dove i locali di ristorazione sono completamente chiusi a causa del lockdown totale voluto dal Governo francese per poter fermare l’avanzata dei contagi. I titolari dei locali liguri considerano una mancanza di rispetto il provvedimento emanato dal Ministero della Salute riguardo alla zona arancione, in quanto lo hanno saputo soltanto 24 ore prima, quando già erano arrivate le prenotazioni dei clienti. I ristoratori hanno giustificato la loro “disobbedienza civile” affermando che la merce così facendo sarebbe andata buttata. 

I ristoratori: “Ora basta”

La categoria dei ristoratori è una delle più colpite dalla pandemia di Covid-19, e stanno soffrendo molto a causa delle restrizioni imposte anche a causa del divieto di assembramento vigente. Presso la Marina di Ventimiglia i titolari del ristorante “Pasta e basta” hanno addirittura cambiato l’insegna del locale, affiggendo la scritta “Adesso Basta”. Sulla vicenda è intervenuto il Questore di Imperia, Pietro Milone, il quale ha dichiarato che le autorità e le forze dell’ordine temevano ci potesse essere questo tipo di disobbedienza. 

Tra l’altro pare che le forze dell’ordine siano state anche elogiate per come hanno compiuto il loro lavoro, multando i gestori dei locali e i clienti seduti ai tavoli in maniera assolutamente discreta. Non si sono infatti registrati episodi di tensione. I ristoratori hanno deciso di aprire nella consapevolezza che potevano esserci delle consuguenze per il loro gesto. 

In totale sono state elevate circa 200 sanzioni e le attività multate hanno già ricevuto l’ordinanza di chiusura per cinque giorni a partire da oggi. L’iniziativa dei ristoratori “disobbedienti” non è comunque piaciuta a tutte quelle persone che hanno deciso di chiudere le attività nonostante avessero già le prenotazioni effettuate.

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