Un recente articolo di Cagliari Online (vedi immagine allegata) ha riportato all’attenzione pubblica una vicenda che solleva riflessioni sulla gestione dei fondi pubblici, il rapporto tra informazione, promozione istituzionale e responsabilità politica. La Corte dei Conti ha infatti avviato un’indagine sull’assegnazione di 68mila euro da parte dell’ex assessora Todde al giornalista e direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, relativi alla sponsorizzazione della nota festa organizzata dal giornale Il Fatto Quotidiano a Milano Marittima – evento che, stando alle contestazioni, sarebbe stato finanziato con denaro dei contribuenti sardi.
Nel dettaglio, secondo la nota della testata cagliaritana, il fascicolo giudiziario si concentra sulla presunta “utilizzazione indebita di risorse pubbliche per attività promozionale del progetto Einstein Telescope“. L’ipotesi della magistratura contabile è chiara: la Regione Sardegna avrebbe sostenuto le spese per uno stand alla festa del Fatto, scegliendo un evento mediatico di rilievo nazionale per promuovere il grande telescopio, infrastruttura scientifica di aspirazione europea, ma generando un evidente cortocircuito tra i fini istituzionali e le modalità di spesa.
La Regione, come si vede anche nell’immagine diffusa dal movimento centrista Azione, avrebbe finanziato la presenza di uno stand dedicato all’Ente proprio durante la manifestazione organizzata dalla testata di Travaglio. Una scelta che il post citato stigmatizza con tono polemico: “La Sardegna ha finanziato la festa de Il Fatto. Non delle TAC, ma uno stand“, frase che sottolinea ironicamente il disappunto per l’allocazione delle risorse – non su settori essenziali come la sanità, ma su iniziative di promozione poco legate alle esigenze quotidiane dei cittadini sardi.
La decisione della giunta regionale di investire parte dei fondi in questo modo ha suscitato critiche trasversali, con richieste di chiarezza sulle motivazioni e sulle procedure adottate nel selezionare la festa come veicolo pubblicitario: la magistratura contabile ora esige che l’amministrazione spieghi i criteri di scelta e dimostri l’effettiva pertinenza con gli obiettivi pubblici, in particolare quelli legati alla divulgazione scientifica e all’attrazione di investimenti. La polemica è amplificata dal fatto che, come ricorda Azione nell’immagine, le risorse non sono state destinate a servizi indispensabili ma a una presenza “istituzionale” in un contesto festoso e mediatico.