La Raggi esulta: super blitz contro il clan dei Casamonica

Maxi blitz per sgomberare e demolire otto villette abusive del clan Casamonica. "È una giornata storica per la città di Roma e per i romani" scrive la Raggi, sindaco della capitale.

La Raggi esulta: super blitz contro il clan dei Casamonica

Roma. Giornata storica: all’alba al Quadraro, periferia est di Roma, c’è stato lo sgombero di otto ville di proprietà dei Casamonica per un patrimonio stimato di circa 90 milioni di euro, per quella che pare essere la struttura criminale più potente e radicata del Lazio, a detta della Direzione Investigativa Antimafia.

Un impero partito con il commercio di cavalli, costruito col racket e tassi di usura dal 200 al 300%, consolidato col traffico di droga e, infine, ripulito attraverso il settore immobiliare e quello automobilistico.

Una di queste abitazioni risulterebbe intestata a Luciano Casamonica, pluripregiudicato del quale gli inquirenti negli anni scorsi hanno documentato anche collegamenti con la ‘ndrangheta.

All’interno c’erano circa trenta persone, tra cui alcuni minori, quando 600 uomini delle forze dell’ordine, a bordo di autobus Atac, sono entrati in quello che chiamano il borghetto

Tutta l’area è stata chiusa e transennata. Non sono mancati momenti di tensione. Le abitazioni, costruite negli anni ’90 per un’area di almeno 2.000 mq, sono state sgomberate e saranno abbattute a breve.

Insieme al comandante della polizia locale, che ha affermato ci saranno turni di h24 per circa un mese per procedere al completamento dell’operazione, era presente anche Virginia Raggi, che ha fortemente voluto questa operazione. 

Ho voluto partecipare alle operazioni di sgombero e abbattimento per manifestare la presenza delle istituzioni al fianco dei cittadini nella lotta all’illegalità e alla criminalità – scrive Raggi sui social – Noi non abbassiamo lo sguardo. Si tratta dell’operazione più imponente contro la criminalità mai realizzata dai caschi bianchi di Roma…“.

Accorso anche il ministro dell’interno Matteo Salvini, che esulta affermando “È un bel segnale per Roma, non è il primo e non sarà l’ultimo. Le regole tornano ad essere rispettate“. 

Un segnale di ritorno alla legalità che è di sicuro un forte invito a tutti, alla società civile, a non giustificare gli abusi a cui ormai siamo tristemente e stancamente abituati.

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