La piccola Fortuna uccisa perchè si era ribellata agli abusi subiti

La bimba era stata ritrovata esanime sul selciato, dopo un volo di ben otto piani. Dopo lunghi mesi di indagini e grazie alle rivelazioni fatte da alcuni bambini, è stato possibile trovare il colpevole.

La piccola Fortuna uccisa perchè si era ribellata agli abusi subiti

Sono trascorsi due lunghissimi anni di indagini per niente facili, molto spesso osteggiate dagli abitanti del luogo, che invece di aiutare le forze dell’ordine, favoreggiano con il criminale. Probabilmente perchè in certi posti, come Parco Verde, si è in presenza di un’altissima concentrazione di persone che hanno a che fare in varia misura con l’illegalità e la criminalità. Dove tutti si coprono, perchè hanno la maggior parte, tanti, troppi scheletri nell’armadio.

E’ il ritratto della periferia urbana di Caivano, ma che potremmo ritrovare in tante altre città italiane. E come hanno amaramente constatato le forze dell’ordine, sono luoghi dove non c’è controllo da parte dello Stato.

L’omertà dei testimoni, di quelle persone adulte che dovrebbero avere una certa maturità, ma che hanno dimostrato di essere prive di etica e di morale, ha portato a prolungare le indagini per un tempo così lungo. Ma gli inquirenti sospettavano che dietro alla strana morte di quella bimba e quella di un altro bimbo di appena 3 anni, sempre residente in quel condominio, fossero legate in qualche modo e celassero verità sconvolgenti.

La svolta di questa storia tristissima si è avuta grazie alle confessioni di alcuni bimbi che, vittime di abusi dalle proprie famiglie, erano stati allontanati da quell’ambiente. I Carabinieri quindi, dietro provvedimento del Gip, hanno arrestato Raimondo Caputo con l’accusa di omicidio e di violenza sessuale su minori.

Sarebbe quindi lui l’omicida della piccola bimba, Fortuna Loffredo, di 6 anni, lanciandola nel vuoto da un terrazzo nel palazzo dove abitvano nella periferia di Caivano. Sul corpo della vittima furono infatti rinvenute tracce di abusi sessuali.

Sembra che la figlia di Caputo e Fortuna giocassero spesso insieme, quindi la bambina andava spesso a casa Caputo. Dal racconto dell’amichetta agli inquirenti si è potuto completare il quadro. Infatti la bambina ha raccontato che quel pomeriggio Fortuna era andata a trovarla, ma lei era impegnata a pulire i pavimenti, quindi Fortuna era riuscita per ritornare a casa, ma dietro di lei uscì anche Caputo. Che la portò sul terrazzo. A quanto pare l’amichetta di Fortuna e la di lei madre (nonchè compagna di Caputo), che oggi è agli arresti domiciliari, erano andati subito dopo su nel terrazzo e videro la straziante scena: Fortuna riversa per terra che gridava e cercava di divincolarsi da quell’orca che la stava stuprando. Un racconto agghiacciante. Ma la madre non fece niente. Riportò in casa la bambina e le impose il segreto.

Anche un altro figlio di questa donna, qualche anno prima, che aveva appena tre anni, era caduto nel vuoto da una finestra di quel palazzo. E anche in quel caso non si era arrivati a capire cosa fosse realmente successo. Oggi gli inquirenti legano i due fatti alla stessa persona: Raimondo Caputo.

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