Il biologo Franco Trinca, uno dei coordinatori del Movimento Uniti per la libera scelta, composto da varie associazioni no-vax, è morto ieri, in un ospedale di Perugia, dopo essersi ammalato di Covid. Trinca era noto per le sue posizioni critiche contro il vaccino. Ed era sostenitore dei farmaci con vitamina C per curare i malati da coronavirus.
Il biologo aveva 70 anni e da due settimane era ricoverato per una polmonite bilaterale che gli è stata fatale. Volto noto della televisione, era stato spesso ospite di puntate come Dritto e Rovescio e Piazza Pulita, dove aveva spiegato le sue convinzioni sul Covid. Un virus che, secondo lui, si cura con farmaci quali l’idrossiclorochina, vitamina C e flavonoidi. Lui, che non era vaccinato, aveva detto di aver curato una famiglia con questo sistema la cua efficacia contro il Covid è stata ampiamente smentita dagli studiosi.
In un suo intervento radiofonico, aveva anche accusato il governo di sacrificare la stimolazione del sistema immunitario al profitto delle multinazionali del farmaco. Aziende che, producendo il vaccino, hanno ridotto la mortalità causata dalla peggiore pandemia del nostro secolo. Trinca parlava degli integratori vitaminici come efficaci contro il Covid. Una tesi non solo smentita dagli esperti, ma stigmatizzata da quanti hanno fatto notare come questi integratori siano estrememente più costosi rispetto ai vaccini.
La sua morte va così ad aggiungersi a quella di tanti no vax convinti che il siero anti-Covid sia rischioso o perfino strumentalizzato da poteri occulti. Una convinzione che va facendo proseliti in tutto il mondo, tanto che si comincia a parlare di una regia occulta che manipola i no-vax. Una strategia improntata sulla disinformazione e sulla veicolazione di teorie cospirative che stanno avendo buon gioco nell’opinione pubblica, tanto da spingere i movimenti no-vax a scendere in piazza con manifestazioni talvolta violente.
Movimenti tra loro diversi, composti da destre radicali, operatori sanitari dissidenti, seguaci di medicina alternativa, movimenti new age, ma che si alleano in rete per protestare in modo violento e aggressivo. Una deriva che trova terreno fertile sul web dove, giorno dopo giorno, si assiste a un allargamento del blocco complottista e alla connessione tra teorici della cospirazione e movimenti estremisti e detrattori civili.