La maestra la sgrida e lei risponde: "Attenta, mio padre è dell’Isis!"

Nella scuola elementare 'Egidio Carella' di Piacenza, una bambina di origine marocchina avrebbe così risposto alla maestra che la sgridava: "Attenti, mio padre è dell'Isis e fa saltare in aria la scuola!"

La maestra la sgrida e lei risponde: "Attenta, mio padre è dell’Isis!"

Era una solita sgridata da parte di una maestra, come tutti noi ne abbiamo avuti da bambini (o, almeno, i più discoli!), eppure si è trasformato in un vero e proprio caso, che per ora non ha visto il coinvolgimento delle forze dell’ordine. La vicenda è accaduta a Piacenza, precisamente alla scuola elementare Egidio Carella, dove una bambina di origini marocchine avrebbe così risposto al rimprovero della maestra: Mio padre è nell’Isis, faccio saltare la scuola.

E così, un rimprovero per aver insistentemente disturbato la lezione, si trasforma in un vero e proprio allarme. Dopo l’incredulità della maestra e della classe intera in seguito a quell’affermazione, la piccola avrebbe detto di chiamare a casa al padre, se non ci credevano: “Mio padre è un militante dell’Isis, e a casa ha anche la cintura esplosiva, con quella fa scoppiare la scuola!”.

La segnalazione è arrivata dai genitori degli altri alunni della classe che, dopo aver ascoltato le versioni dei figli (tutte combacianti), hanno segnalato il fatto alla preside. “E’ parecchio tempo che si conoscono le abitudini di questa bambina. Quando i bambini giocano con la carta o simulano di usare un telefonino oppure i soldi del Monopoli, lei invece si costruisce delle cinture e dice che ci mette le bombe per farle scoppiare, dice una mamma, che vuole rimanere anonima. Secondo un altro genitore, i genitori non sono integrati, siamo preoccupati. Non partecipano mai alle iniziative comuni, e questo non ci fa sentire sicuri”.

Per ora, non c’è il coinvolgimento delle forze dell’ordine, ed è proprio questo il motivo dell’interrogazione al sindaco di Piacenza, Paolo Dosi, richiesto dal consigliere di Forza Italia Filierto Putzu“Pur trattandosi di minorenni, tali dichiarazioni sono inaccettabili e inammissibili, e la loro veridicità va verificata dalle autorità competenti. Per questo chiedo al sindaco se sia a conoscenza dell’episodio e se non ritenga, personalmente o tramite l’assessore competente, di verificare la veridicità dell’accaduto e se in caso positivo di segnalare il fatto alla Polizia di Stato per gli opportuni accertamenti ed eventuali provvedimenti”.

Continua a leggere su Fidelity News