La giovane Sofia Perelli non ce l’ha fatta: si era tuffata da uno scoglio di Sirolo

La giovane Sofia Perelli è purtroppo deceduta, dopo aver lottato sei giorni in rianimazione, per le ferite riportate dopo essersi tuffata insieme ad un'amica nelle acque del comune di Sirolo.

La giovane Sofia Perelli non ce l’ha fatta: si era tuffata da uno scoglio di Sirolo

È purtroppo drammaticamente deceduta la giovane Sofia Perelli che l’8 agosto, in compagnia di un’amica, si era tuffata nelle acque del comune di Sirolo, in provincia di Anconaera inizialmente riemersa ma poi, priva di sensi, era stata scaraventata da un’onda contro uno scoglio, lo stesso da cui si era tuffata con l’amica, facendola rimanere sott’acqua per troppo tempo.

Immediatamente raggiunta e soccorsa dall’amica, era stata mantenuta a galla fino all’arrivo dei bagnanti accorsi in aiuto e dei soccorsi del 118, con l’intervento tempestivo di un’idroambulanza della Croce Rossa di Ancona che si trovava al porto di Numana.

Le due ragazze erano state quindi recuperate all’altezza delle grotte e ricondotte a riva: giunta alla spiaggia Urbani, Sofia era stata presa in carico dal personale dell’elisoccorso che aveva proceduto all’intubazione per il trasporto all’ospedale Torrette di Ancona, con un codice di massima gravità, ma le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate, visto l’arresto cardiocircolatorio che ne aveva determinato le immediate manovre di rianimazione cardiopolmonari. 

L’amica 26enne, invece, non essendo in gravi condizioni, era stata soccorsa dal punto di primo intervento arrivato al porto di Numana. La giovane 22enne, ricoverata nel reparto di rianimazione, aveva continuato a lottare per sei giorni, senza riprendere conoscenza, fino al drammatico decesso. 

Residente a Perugia, lavorava da poco presso il Supermercato Gaggi, all’interno del Centro Commerciale ‘Giò di via Ruggero d’Andreotto, a Perugia, dove si era trasferita con la sorella: il fratello, studente di medicina, condivideva con lei la passione per il ballo e, sul profilo Facebook, le ha dedicato una straziante dedica, seguito dalla madre Valeria e dall’amica Anna.

Il funerale è stato celebrato nella chiesa perugina di Santa Maria Assunta di Monteluce, ed i genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi, già eseguito agli Ospedali Riuniti di Ancona, per poter salvare altre persone.

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