Nei preparativi della giornata della memoria che ricorre oggi, 27 gennaio, a Roma veniva compiuto un gesto che si copre ancor più di oltraggio: una testa di maiale è stata recapitata alla Sinagoga, una all’Ambasciata di Israele e una ad una mostra sulla cultura ebraica. Nella mattinata di oggi compaiono su alcuni muri di Roma scritte antisemite: “Olocausto menzogna”. Per questo è stata aperta un’inchiesta volta soprattutto a smascherare gli autori del “messaggio” folle delle teste di maiale.
Alla Sinagoga è stato recapitato un pacco imballato. I responsabili, insospettiti, hanno chiesto l’intervento degli artificieri. Senza messaggi né mittente, il contenuto ha fatto montare l’indignazione tra i presenti. L’offesa alla comunità ebraica è stata chiara e diretta, a poche ore dalle celebrazioni.
Un’altra scatola con una testa di maiale, è stata spedita anche all’ambasciata israeliana a Roma, questo pacco però sarebbe stato intercettato dalla Polizia prima di arrivare a destinazione.
Mentre in Sinagoga si svolgono le celebrazioni sulla Shoah, gli investigatori, con la collaborazione della ditta privata di spedizioni sta tentando di identificare i mittenti.
Solidarietà alla comunità ebraica di Roma arriva da tutto il mondo politico direttamente dalla voce del premier Enrico Letta “I gesti oltraggiosi – ha scritto su Twitter – dimostrano che mai va abbassata la guardia”. Laura Boldrini definisce il gesto “una provocazione disgustosa contro la comunità ebraica, tanto più inaccettabile alla vigilia della Giornata della Memoria. No all’antisemitismo”.
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino ha dichiarato che “chi offende la comunità ebraica fa un oltraggio a tutta la città”.