Domenica 8 settembre 2019, nella Casa Maran di Taggì di Sotto (Villafranca Padovana), Padova, è stata organizzata una festa di “Grazie” per le suore elisabettine che hanno prestato servizio presso le Cucine economiche popolari (Cep) di Padova.
Tra i sacerdoti presenti anche don Giuseppe Maniero, presenza sicura e suor Lia Gianesello, per anni punto di riferimento delle cucine.
Una festa per dire “Grazie”
All’appuntamento c’erano 18 festeggiate, a far corona c’erano volontari, operatori, amici, familiari, sacerdoti, ex obiettori, benefattori e diverse consorelle francescane, tra queste suor Maria Fardin, superiora generale, suor Paola Rebellato, superiora provinciale, e le suore – suor Albina, la direttrice e suor Federica, suor Silvia e suor Giannarina -, che il 6 ottobre prossimo andranno a formare la nuova comunità delle Cucine economiche di Padova dopo la ristrutturazione di una parte dell’ambiente situato in via Tommaseo, non lontano dalla Stazione ferroviaria.
I festeggiamenti sono stati aperti con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, il quale ha sottolineato il significato profondo per la Chiesa e per la stessa città di Padova delle Cucine economiche popolari, realtà possibile grazie alle suore e a molti “uomini e donne di buona volontà” che per oltre un secolo hanno saputo accompagnarla, poi ha ricordato che “le Cucine sono un segno della grandezza di una città e della Chiesa di Padova”. Il servizio delle cucine, il bene che ha fatto e sta facendo, non può essere messo in discussione, anzi va “migliorato e ampliato” a questo scopo è stata creata la Fondazione Nervo Pasini che s’inserisce nel progetto più articolato chiamato “Cantieri di carità e giustizia”.
Il sindaco di Padova, Sergio Giordani, presente alla festa, ha colto l’occasione per consegnare a suor Lia Gianesello il sigillo della città di Padova. Un segno di riconoscenza a colei che per oltre 30 anni ha seguito con passione e dedizione l’attività delle Cucine economiche popolari. Il grazie di suor Lia per l’esperienza fatta alle cucine si deduce da queste sue parole: “i poveri mi hanno insegnato a donare, a capire cos’è la dignità umana“.
Padova, ha ricordato Giordani è stata riconosciuta ‘Capitale europea del volontariato 2020‘, titolo meritato grazie anche alle Cucine popolari che hanno saputo essere ‘una stella polare‘. “Padova – ha aggiunto ancora il Primo cittadino -, da sempre è una città dove solidarietà ed accoglienza sono valori radicati e condivisi“.
A raccontare la storia delle Cucine economiche, mediante uno spettacolo-narrazione, è stata Serena Fiorio con un gruppo di lettrici di Noventa Padovana e un giovane attore.