La denuncia shock a Libero del teologo: "Omosessualità? Un prete su due è gay"

L'ex teologo della Congregazione per la Dottrina della Fede ha rilasciato un'intervista scioccante a Libero, nel corso della quale ha confessato che la metà dei preti cattolici sarebbero gay.

La denuncia shock a Libero del teologo: "Omosessualità? Un prete su due è gay"

Un prete su due sarebbe gay: è questa la bomba lanciata da Krzysztof Charamsa, l’ex teologo ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede, secondo il quale vi sarebbero numerose fonti che confermerebbero che la metà dei prelati alle dipendenze del Vaticano sarebbero omosessuali.

Charamsa ricoprì la carica di teologo ufficiale fino a quando decise di fare coming out, dichiarando al mondo la propria omosessualità pur sapendo quanto ciò gli sarebbe costato. Nonostante le premesse però, alla fine il sacerdote omosessuale ha preferito uscire allo scoperto e vivere sé stesso alla luce del sole, piuttosto che continuare a nascondersi dietro una maschera.

Cosa che invece, a suo dire, farebbero ancora in molti dentro e fuori dal Vaticano. Nel corso di un’intervista concessa al magazine Libero, Krzysztof Charamsa ha infatti rilasciato dichiarazioni importanti sull’effettivo numero di preti gay all’interno della Chiesa.

A precisa domandaQuanti sono i preti gay?“, l’ex teologo ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede ha replicato: “E’ uno dei segreti meglio protetti in Vaticano“. Incalzato dall’intervistatore a fornire una risposta, Charamsa ha poi rivelato: “Per esperienza direi il 50% di quelli incontrati. Ma secondo un autore americano sono anche di più, il 60%, stando alle sue ricerche sul clero nordamericano“.

Questo perché, come spiegato dal prete intervistato: “La Chiesa è un rifugio per gli omosessuali. E in loro si sviluppa un’omofobia interiorizzata. Queste persone vengono da una parte ‘salvate’, nello stesso tempo però sono dominate e represse in un fondamentale elemento della loro personalità: la sessualità“.

Un giogo del quale Charamsa si è liberato oramai molto tempo fa, e per lui è stato come rinascere a nuova vita, abbracciando la via della sincerità ed il suo vero “io” grazie anche al supporto morale del compagno Eduard: “Dietro di me avevo solo Eduardo, tutto ciò che ho fatto è stato grazie a Dio e a due amici conosciuti due giorni prima […] Ora sono un prete migliore: la mia parrocchia è il mondo intero“.

Ad ogni modo, il teologo ha confessato che l’omosessualità non sarebbe largamente diffusa solamente fra i preti, ma anche fra gli ecclesiastici di rango più elevato: “Il discorso coinvolge tutti, dai Papi ai diaconi […] A me non interessa fare nomi, ma ci sono fonti che affermano l’omosessualità di questo o quel Papa. Ma il tema è tabù“.

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