Bocciata, ci verrebbe da dire, almeno da un punto di vista amministrativo. Perché la Cepu, storica azienda che preparava gli studenti agli esami universitari, si avvia verso il fallimento. Dopo che la Procura di Roma aveva dato parere negativo al concordato proposto dalla Cesd, società proprietaria, il fallimento sembra l’unica strada plausibile.
L’azienda, fondata da Francesco Polidori, sta infatti affondando nei debiti, come già si era capito dall’ultima assemblea dei soci, tenutasi senza il revisore dei conti, dimessosi poco prima. Il 2014, infatti, si è chiuso con un passivo di 59 milioni di euro, che vanno ad incrementare il debito complessivo, che ora ammonta a 122 milioni: 38 verso gli istituti di previdenza, 36 nei confronti del fisco e 24 verso i fornitori. Una situazione buia, insomma.
Da quanto risulta dall’assemblea, la situazione debitoria sarebbe anche dovuta alla “mancanza di ricavi relativi al contratto di 15 milioni di euro con il ministero libico e a una strategia commerciale che non ha generato il risultato atteso”, oltre che dalla crisi generale, che ha portato come conseguenza un drastico calo delle iscrizioni. Crollo anche del fatturato, passato dai 91 milioni del 2012 ai 63 del 2014, con un vero e proprio exploit dei costi esterni: da 37 a 91 milioni.
La crisi dell’azienda, poi, potrebbe avere anche delle conseguenze penali. La Procura di Roma, infatti, sta valutando la possibilità di aprire un’indagine per bancarotta per distrazione. Intanto, alcuni conti riconducibili alla società e all’ad Franco Bernasconi sono stati posti sotto sequestro preventivo, a sua volta indagato per una presunta evasione di quasi mezzo milione di euro e per il mancato versamento all’Erario (3,2 milioni) dei contributi dei suoi dipendenti dell’anno 2011. Nella crisi, potrebbero essere coinvolte anche le altre società della Cesd: l’Università e-campus, Grandi Scuole, la Scuola Radio Elettra, tra le altre. Insomma, una situazione di difficoltà enorme, per un’azienda che versa già da diversi anni in difficili condizioni economiche.