La catena Auchan ritira Acqua Sant’Anna dal mercato per cattivo odore

La catena di supermercati Auchan ha provveduto al ritiro dal mercato di bottiglie di acqua minerale Sant'Anna dopo avere ricevuto dalla clientela varie segnalazioni riguardanti cattivo odore all'apertura delle bottiglie

La catena Auchan ritira Acqua Sant’Anna dal mercato per cattivo odore

Dopo avere ricevuto dai clienti varie segnalazioni e lamentele inerenti l’acqua minerale Sant’Anna, la catena di supermercati Auchan ha deciso di provvedere al ritiro dal mercato.

La notizia è di questi giorni e si riferisce, nello specifico, al formato da un litro e mezzo della ben nota marca di acqua minerale.

Le segnalazioni sono arrivate direttamente ai punti vendita della catena di supermercati Auchan, pa parte di clienti che, dopo avere acquistato alcune bottiglie di acqua minerale Sant’Anna, hanno notato come questa fosse strana e diversa dal solito.In particolare, i clienti della famosa catena lamentavano un cattivo odore e così, in via precauzionale e cautelativa, la catena Auchan ha provveduto immediatamente al ritiro e alla sostituzione del lotto L7012NOH con scadenza prevista per il 15 gennaio 2019.

Al link https://www.auchan.it/richiamo-prodotti.php si può vedere l’avviso alla clientela inerente il ritiro con il richiamo del prodotto in questione. Inoltre, Auchan invita prudentemente anche i clienti stessi a riconsegnare nei vari punti vendita la merce non ancora consumata e soggetta al ritiro dal mercato.

A quanto pare, il fornitore Vinadio non ha segnalato né episodi di contaminazione né malori conseguenti al consumo di Acqua Sant’Anna, attribuendo il cambiamento di odore a choc termico e alla conservazione delle bottiglie. Lo stesso fornitore ha anche dichiarato che episodi di mutamento organolettico possono capitare e ha rassicurato i consumatori.

Bisogna comunque aggiungere che la Vinadio venne già richiamata in passato, per lo stesso motivo, e per la precisione l’episodio avvenne nel mese di aprile 2016 in un supermercato in Toscana.

Appena qualche mese prima, un altro cliente aveva trovato all’interno di una bottiglia un oggetto non ben identificabile, segnalando l’episodio su Facebook, e in quel caso lo stesso fornitore Vinadio aveva dichiarato trattarsi di un pezzo di plastica appartenente alla stessa bottiglia che lo conteneva e che per qualche motivo non era stato soffiato.

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