La band non riesce a suonare al loro matrimonio, sposi vincono la causa

È successo a Tropea, in Calabria, dove degli sposi non hanno avuto la musica al proprio matrimonio perché la band ha subìto un incidente, gli fanno causa e la vincono.

La band non riesce a suonare al loro matrimonio, sposi vincono la causa

Come riportato da Il Giorno, la band che doveva suonare al matrimonio di una coppia nel calabrese, precisamente a Tropea (Vibo Valentia), non riesce ad esibirsi perchè reduci di un incidente, gli sposi gli fanno causa e la vincono, per il Giudice di pace di Milano è stata violata la Costituzione quindi ha ritenuto la domanda meritevole dell’accoglimento.

La mancanza della musica, cosa fondamentale, nel giorno del matrimonio, ha portato alla coppia momenti di grande imbarazzo, sconforto e persistente dispiacere e nervosismo; la giornata più importante della loro vita è stata rovinata, per cui vanno risarciti. Tutto questo è accaduto il 30 Giugno 2018 e dopo una lunga battaglia legale gli è stato riconosciuto il profondo stato di dispiacere, nervosismo e stress aggiunti alla preoccupazione e all’imbarazzo durante il loro giorno del sì e la violazione della Costituzione.

La ragione dell’inadempimento da parte della band che doveva arrivare da Milano per suonare al matrimonio in Calabria, è stato un incidente stradale nel quale sarebbero rimasti coinvolti i musicisti ma questa prova non è stata fornita.

Gli sposi hanno quindi richiesto il rimborso delle spese che avevano già versato alla società del gruppo musicale e da cui non avevano riavuto nemmeno un euro, ed inoltre non gli era stata mandata nemmeno una band sostitutiva magari della zona per riparare il danno.

Il Giudice li ha condannati quindi al rimborso pari a “dieci volte il corrispettivo pattuito” ed inoltre a circa 1500 euro per le spese legali.

Per quanto riguarda il risarcimento del danno non patrimoniale patito, ovvero “danno da matrimonio rovinato”, esso consiste nei danni cagionati dal grave inadempimento contrattuale dell’impresa che ha offerto la prestazione, nelle forme del danno morale, esistenziale, all’immagine e alla reputazione, per il giorno del matrimonio che dovrebbe essere uno dei giorni più belli della vita, si legge nella sentenza.

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