E’ iniziato il conto alla rovescia per lo spegnimento dell’altoforno della Lucchini di Piombino. Se entro un mese non si troverà un acquirente, una delle acciaierie più prestigiose del centronord, chiuderà per sempre. A rischiare il posto di lavoro sono oltre 1500 operai. Sulla vicenda è intervenuto ancora una volta il presidente della regione Toscana, infatti il presidente nella giornata di oggi si è recato nuovamente a Roma dove aveva fissato un appuntamento col presidente del consiglio Matteo Renzi per discutere della questione dell’altoforno, e per evitare la chiusura e la perdita del lavoro a tantissimi operai e allo stesso tempo tantissime famiglie.
Il presidente della regione parlando con ui giornalisti della vicenda ha detto che la regione ha fatto la sua parte mettendo in campo ingentirisors sia sul porto che sulle nuove tecnologie. Ora però tocca al governo fare la sua parte, facendo scelte di politica industriale precise.
E’ stato proprio il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, che sul suo profilo Facebook ha annunciato la sua presenza per una nuova riunione a Roma al ministero dello sviluppo economico per la questione Lucchini. Sulla vicenda è intervenuto lo stesso presidente del consiglio Matteo Renzi, il quale ha ammesso che nell giornata odierna sarà firmato un nuovo protocollo di intesa che riguarda il furturo di Piombino. Lo stesso Renzi parlando della riunione ha detto che sranno presenti il presidente della regione Toscana, il presidente dello sviluppo economico, il ministro del lavoro e il sottosegretario Delrio. Su Twitter poi Renzi ha anche detto che lo spegnimento dell’ altoforno Lucchini è una pessima notizia per la città di Piombino.
Sulla questione Lucchini è intervenuto anche sua santità Papa Francesco, il quale ha risposto a un video messaggio degli operai dela Lucchini, chiedendo ogni sforzo possibile per chi perde il lavoro e per i disoccupati, a causa dello spreco e della crisi. “Per favore aprite gli occhi non rimanete con le mani incrociate” è stato questo il messaggio che il Papa ha voluto rivolgere al mondo politico e a chi ha il potere per risolvere la situazione. Commossa la reazione degli operai, infatti il portavoce di tutti loro, Fusco, operaio e rappresentante Rsu, ha voluto ringraziare sua santità per la vicinanza che ha mostrato nei loro confronti e si augura che “la stessa solidarietà espressa dal pontefice sia espressa anche con fatti concreti dallapolitica e dalle istituzioni”.