Le bombe rappresentano da sempre quel dispositivo meccanico che fa paura. Il composto chimico al suo interno, l’esplosivo in grado di produrre deflagrazione, può portare a delle conseguenze senza pari, conseguenze disastrose e con dei danni irreparabili, a cose e persone. La storia ci insegna e testimonia detonazioni di portata epocale, vedi lo scoppio delle due bombe atomiche ad Hiroshima e Nagasaki (Giappone), durante la seconda guerra mondiale.
La tecnologia oggi è avanzata e il numero di bombe presenti nel mondo creano un pericolo sempre più incombente. Nello specifico, gli Stati Uniti d’America hanno dalle 100/150 bombe in Europa, dove l’Italia rimane il paese europeo col più alto numero di ordigni nel proprio territorio e l’unico paese con due basi nucleari: Aviano e Ghedi.
A fornire questi dati è Hans Kristensen, prestigioso componente della Federation of American Scientists – organizzazione fondata nel 1945 da scienziati del Progetto Manhattan (progetto che portò proprio alla realizzazione delle bombe atomiche) – il quale, a seguito di una ricerca compiuta lo scorso novembre, ha portato alla luce le informazioni in questione.
A riportare la notizia è l’AGI (Agenzia Giornalistica Italia). Stando alle stime di Kristensen, sembrerebbe che ci siano 20 armi nucleari ad Aviano e 20 a Ghedi. Secondo quanto riportato dall’AGI, 75 anni dopo il disastro di Hiroshima e Nagasaki, che uccise sul colpo circa 70mila persone, Kristensen avrebbe dichiarato: “A meno che la Casa Bianca non dia nuove disposizioni, il numero rimarrà lo stesso di quelle già oggi presenti e la potenza sarà la stessa delle B61-4, mentre la nuova bomba B61-12 usa la stessa struttura in termini di testata nucleare“.
Stando a quanto asserito da una delle maggiori autorità a livello internazionale in materia di armamenti “il potenziamento, dal punto di vista militare, non è da ricercare nella testata, ma nel kit di coda che triplicherà la precisione della bomba“. Kristensen, ha poi aggiunto che esiste da anni un accordo bilaterale segreto tra America e Italia, noto con il nome in codice di “Stone Ax”.
Secondo tale accordo, a detta di Kristensen, “esso consente agli americani di stoccare le loro armi nucleari nel nostro Paese e nuove bombe arriveranno in Italia probabilmente tra il 2022 e il 2023“. Inoltre, stando alle stime riportate dal massimo esperto, sembrerebbe che ci siano circa 13.400 armi nucleari in tutto il mondo.