Isis, prosegue l’orrore: bruciate vive altre 45 persone

Ancora orrore in Iraq, l'Isis brucia vive altre 45 persone e cinge d'assedio un compund nel quale vivono le famiglie dei militari iracheni, impegnati a contrastare le brutali orde di fondamentalisti islamici

Isis, prosegue l’orrore: bruciate vive altre 45 persone

L’Isis avrebbe bruciato vive altre 45 persone. E’ questa l’allarmante notizia che sta rimbalzando in queste ore tra i maggiori quotidiani e social networks, l’ultima della sconfinata serie di atrocità compiute dai fondamentalisti islamici nell’ultimo periodo. A riferirlo sono fonti interne alla polizia irachena, che sottolineano come questa ennesima brutalità sia stata compiuta nel villaggio di al-Baghdadi, nella provincia di Anbar, nell’Iraq occidentale. Per la precisione, portavoce di questa nuova prova d’efferatezza è stato il colonnello Qasim al-Obeidi, il quale non ha specificato l’identità delle vittime ed il numero di civili coinvolti nel massacro, ma sembra confermato che molte delle persone bruciate facessero parte delle forze di sicurezza irachene.

Vicino ad al-Baghdadi si trova anche la base di Ayn al Asad dell’esercito regolare iracheno, che può contare, oltre che sulla VII divisione locale, anche sul supporto di 320 militari americani chiamati ad addestrare le truppe autoctone; una prima linea miscellanea, quasi di fortuna, impegnata nella disperata impresa di difendere il confine della civiltà dalle sanguinarie orde di fondamentalisti islamici. Sorge spontanea la tragica analogia con gli gli ultimi, sparuti e male addestrati legionari romani, chiamati a contrastare le fortissime ondate migratorie di Unni, Visigoti, Vandali

Il colonnello ha anche lanciato un accorato appello alla Comunità Internazionale ed al Governo di Baghdad, allo scopo di ricevere soccorsi e riuscire a rompere lo stato d’assedio che gli jihadisti dell’Isis hanno imposto ad un complesso condominiale nel villaggio di al-Baghdadi, nel quale abitano attualmente circa 1.200 componenti delle famiglie degli agenti di sicurezza. La battaglia sta proseguendo in queste ore, ma l’Isis è molto ben preparato: Jassem al Halbusi, membro del Consiglio Provinciale di Al Anbar, riferisce che i terroristi hanno piazzato mine lungo le vie di comunicazione che collegano al Baghdadi e la base di Ayn al Asad, distante circa 14 chilometri dal centro della città, e disposto tiratori in punti strategici per presidiare la strada, e contrastare l’eventuale sopraggiungere di rinforzi che possano andare ad infoltire le fila delle forze di sicurezza irachene.

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