Insegnante esclusa da concorso perché incinta: "Chiedo sessione straordinaria"

Un'insegnante di Torino ha rivolto un appello su Facebook alle istituzioni affinché le sia concesso di diventare docente nonostante la gravidanza: "Il concorso è il 19 maggio, e sto per partorire".

Insegnante esclusa da concorso perché incinta: "Chiedo sessione straordinaria"

Un’insegnante di Torino ha fatto sentire la sua voce grazie a Facebook, lanciando un appello condiviso da numerose pagine web – alcune delle quali nella sua stessa situazione – per chiedere alle istituzioni di risolvere una questione decisamente spinosa. L’argomento all’ordine del giorno è la possibilità di partecipare ai concorsi anche per le donne in gravidanza.

Agnese Garufi, questo il nome della professoressa, è originaria di Catania ma oramai da tre anni vive a Torino per motivi di lavoro. Agnese è rimasta incinta nel 2015, e da allora si è rivolta con determinazione ai ministri ed all’Unione Europea per tentare di trovare una soluzione al suo problema.

Di cosa si tratta? La questione è estremamente semplice: tra pochi giorni lei, insegnante di musica, darà alla luce il suo bambino, essendo oramai entrata nel nono mese di gravidanza. Ma la data del concorso è stata fissata per il prossimo 19 maggio, e non sono previste proroghe. Ciò implica con ogni probabilità che la docente non potrà parteciparvi.

Sarebbe un vero smacco per Agnese, che si era trasferita in Piemonte specificamente per avere la possibilità di partecipare al concorso “AK56” nel 2013, dopo l’emissione ufficiale del bando. “Nessuno mi dice se io possa essere tutelata in qualche modo per la mia maternità” ha denunciato l’insegnante in un videomessaggio su Facebook, ripreso da vari portali web come “Gilda TV“.

Ero convinta di poter partecipare, avendo tutte le carte in regola. Eppure probabilmente non potrò farlo. Chiedo al ministero di organizzare una sessione straordinaria” ha concluso Agnese, lanciando il suo accorato appello alle istituzioni affinché non solo lei, ma tutte le insegnanti nella sua stessa situazione possano avere le stesse possibilità concesse a chi non è rimasta incinta in concomitanza dei concorsi.

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