Ingoia le medicine del nonno, paura per un bimbo di un anno

Un bambino di circa un anno ha trovato ed ingerito le medicine del nonno. Allerta al pronto soccorso, dove i medici hanno consultato i centri anti veleno di Firenze e Milano per tutelare al meglio la salute del bimbo.

Ingoia le medicine del nonno, paura per un bimbo di un anno

I bambini di piccola età finiscono spesso in pericolo a causa della loro innata curiosità, che li porta ad esplorare il mondo che li circonda incontrando spesso rischi che non comprendono. È quanto successo ad un bambino di appena un anno, che in un momento di distrazione degli adulti si è impadronito delle pasticche del nonno.

La vicenda è avvenuta a Massa Carrara venerdì 20 gennaio, quando al pronto soccorso locale un uomo si è presentato insieme al figlio poco dopo l’ora di pranzo. Il padre ha spiegato che aveva portato il bambino al nosocomio perché il piccolo aveva trovato ed ingoiato alcune delle medicine che prende suo nonno.

Il bambino è stato probabilmente attratto dalla confezione del medicinale del nonno, e approfittando sicuramente di un momento di distrazione degli adulti che lo circondavano, si è impadronito di alcune pasticche e le ha ingerite. Purtroppo però molti dei medicinali che vengono prescritti hanno molte controindicazioni, e sono spesso vietati ai bambini proprio per i rischi che comportano per il loro corpo e le gravi conseguenze che possono provocare.

Compreso il rischio al quale il bambino era sottoposto, il personale del pronto soccorso ha immediatamente allertato il pediatra di turno, cercando di comprendere quali fosse la quantità di pasticche ingerite dal bambino, oltre alla natura del farmaco da lui trovato. Inoltre la dottoressa del pronto soccorso ha allertato il centro antiveleni di Firenze e di Milano, chiedendo loro un consulto in merito alla vicenda e valutando eventuali farmaci da somministrare.

Fortunatamente il bambino è rimasto vigile per tutto il tempo, dimostrando solo dei segni di sonnolenza. Il piccolo è stato tenuto in osservazione per diverse ore per precauzione, dato che il personale sanitario temeva eventuali apnee nel corso del suo sonnellino pomeridiano, ma fortunatamente sembra che il bambino non abbia riportato conseguenze, e che la vicenda si sia conclusa solo con un grande spavento.

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