Influencer condannata a risarcire 5mila euro. Definì "mezzacalzetta" un’infermiera del Cup

Michela Morellato, influencer veneta, è stata condannata per diffamazione a causa di insulti rivolti a un'infermiera dell'ospedale San Bortolo di Vicenza. Il litigio è nato nel 2015 dopo una controversia su un ticket medico.

Influencer condannata a risarcire 5mila euro. Definì "mezzacalzetta" un’infermiera del Cup

Michela Morellato, influencer veneta nota per la sua franchezza e per essere una “talento per i guai“, è stata recentemente condannata a pagare un risarcimento danni significativo. La sentenza definitiva della Cassazione ha confermato che Morellato dovrà versare 3.000 euro come risarcimento danni e ulteriori 2.000 euro per le spese legali a un’infermiera dell’ospedale San Bortolo di Vicenza.

La vicenda affonda le radici quasi un decennio fa, nel luglio del 2015, quando Morellato si era scontrata con un’addetta del Centro unico di prenotazione dell’ospedale. Il litigio era nato dopo che alla showgirl era stato richiesto un ticket di 480 euro anziché 411 per un esame medico, scatenando una serie di insulti che erano stati ripresi su video e successivamente diffusi online. 

Secondo la Cassazione, le espressioni utilizzate da Morellato nel video, tra cui “mezzacalzetta” e “mela marcia“, non rappresentavano semplici critiche professionali, ma costituivano un attacco personale che ha superato i limiti della critica lecita. La Corte ha sottolineato che tali parole hanno arrecato un danno alla reputazione dell’infermiera, definendole espressioni offensive e ingiustificate. 

La difesa di Morellato aveva tentato di annullare la condanna sostenendo che le sue parole non avevano intenzione di offendere la dignità della persona, ma di criticare il metodo professionale dell’infermiera. Tuttavia, la Cassazione ha respinto questi argomenti, confermando la decisione dei giudici di merito che avevano valutato il comportamento dell’influencer come diffamatorio. 

Michela Morellato, che si definisce oggi “scrittrice, imprenditrice e opinionista politica“, ha quindi dovuto accettare le conseguenze legali delle sue azioni. Oltre al risarcimento economico, la sentenza rappresenta un monito su come l’uso delle piattaforme sociali e delle parole possa avere conseguenze legali serie quando si oltrepassano determinati limiti. 

In conclusione, il caso di Morellato offre un esempio chiaro di come il diritto di critica, se non esercitato con responsabilità, possa trasformarsi in una violazione dei diritti altrui e comportare sanzioni legali significative. 

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