India, infermiera violentata in un albergo lussuoso a New Delhi

La donna, un'infermiera tibetana di 28 anni, è stata aggredita da due inservienti mentre prestava servizio presso la moglie malata del proprietario della struttura. La donna ha sporto denuncia e i due sono stati arrestati

India, infermiera violentata in un albergo lussuoso a New Delhi

Un’infermiera è stata violentata da due inservienti all’interno di una suite dell’Hotel Oberoi di New Delhi, uno dei più importanti e famosi della città indiana. La donna, una 28enne tibetana, stava prestando il suo servizio quotidiano di assistenza ad una signora di 80 anni, moglie del proprietario dell’albergo. Subito dopo la violenza la ragazza è stata minacciata di morte e ha quindi mantenuto il segreto, ma al secondo tentativo di violenza, ha deciso di confessare tutto al marito.

La donna era in servizio da due mesi e si prendeva cura dell’anziana signora per conto di un famoso ospedale privato indiano. Il fatto è avvenuto venerdì; mentre la donna stava terminando il suo turno, è stata bloccata da due giovani che l’hanno portata con forza nella stanza di servizio della suite, dove entrambi l’hanno stuprata. La donna, sconvolta, non ha avuto il coraggio di parlare in seguito alla minacce. La sua decisione è scaturita dopo che i due giovani avevano tentato di violentarla un’altra volta, e così ha denunciato lo stupro alla polizia. Immediatamente sono scattate le ricerche per individuare i due uomini, e la polizia ha tratto in arresto due ventenni, un inserviente di nome Rajan e un cuoco 25enne, Neeraj, che adesso si trovano in carcere.

La donna ha avuto un enorme coraggio a denunciare lo stupro subito; considerando gli atti di violenza accaduti negli ultimi tempi in India, ribellarsi è l’unica cosa che può portare dignità e rispetto alle donne indiane. La vicenda di questa donna dimostra come la violenza sia all’ordine del giorno e non ha limiti di età, luogo o condizione sociale. I due ventenni forse pensavano che la donna non avrebbe mai denunciato lo stupro per paura e vergogna, ma per fortuna una nuova coscienza sembra stia emergendo e molte oramai denunciano le violenze subite. La donna tibetana pensava di essere al sicuro in un hotel così famoso e frequentato da persone distinte, ma invece anche all’interno di questi luoghi si aggirano malintenzionati che cercano solo di fare del male, incuranti delle sofferenze provocate.

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