M5s in tumulto, dopo la sospensione dei lavori parlamentari per la decisione della Cassazione sul processo Mediaset.
Descamisados in Senato, sit in di fronte a Montecitorio, baruffe alla Camera con deputati Pd, scontri verbali con la Boldrini… il Movimento 5 Stelle, coi suoi esponenti eletti, non ci sta ad accettare la decisione di sospendere per mezza giornata i lavori prlamentari, chiesto dal Pdl e appoggiato tramite voto dal Partito Democratico.
Si comincia con una “scamiciata” e una “scravattata”, alla notizia della sospenzione, e dopo il voto di appoggio alla mozione del Pdl da parte del Pd, si prosegue con una sortita sotto i banchi del pidini, al grido di “Buffoni, servi, pecoroni…”
Qualche pidino reagisce, a si sfiora la rissa, con tanto di sospensione della “seduta” da parte della Boldrini.
Poi, usciti dal palazzo, una sessantina di deputati grillini si siede davanti a Montecitorio, in segno di protesta.
Ma non finisce qui: al ritorno in aula, altra alzata in piedi durante la question time di Enrico Letta, accompagnata alla fine da un lungo applauso ironica dei grillini.
Insomma, una giornata intensa.
Pd e Pdl governano insieme o a fasi alterne da molti anni e ormai sanno quando farsi la guerra (apparentemente) e quando invece inciuciare da bravi amichetti che si spartiscono il potere. I grillini questi meccanismi non ce li hanno (ancora?) nel proprio dna e li subiscono con sofferenza. Il problema grosso è che, mentre tutte le forze politiche si trovano invischiate in questa girandola di giochetti di palazzo, l’Unione Europea picchia duro sui diritti dei lavoratori e impone politiche di austerità che stanno portando alla disperazione i popoli, compreso quello italiano. Ma cominciare a guardare con coraggio e determinazione oltre i confini e prendere una posizione sull’Europa e sull’Euro, invece di inciuci e folkloristiche reazioni? No?