Drammatico incidente sul lavoro nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 17 dicembre 2021, nella frazione di San Marco a Resana, in provincia di Treviso. La vittima, Giuseppe Taccin, artigiano in pensione di 65 anni, stava lavorando ad un tornio, quando il suo camice si è incastrato nel macchinario e l’uomo è stato ucciso.
A trovarlo, il figlio di 25 anni che era andato a cercarlo nella ditta di metalmeccanica “Torniture meccaniche srl” di cui era titolare e dove lavorava, attaccata a casa sua. Immediato è scattato l’allarme e la chiamata ai soccorsi che sono arrivati con i sanitari del Suem 118 e due squadre di vigili del fuoco da Castelfranco e Padova.
La ricostruzione
Il piccolo imprenditore meccanico Giuseppe Taccin ha perso la vita così, attaccato al tornio sul quale stava lavorando metallo e ferro che, essendo in funzione, lo ha trascinato verso gli ingranaggi. L’uomo è stato ritrovato esanime dal figlio che ha lanciato l’allarme al 118. Quando Suem, carabinieri e vigili del fuoco sono intervenuti sul posto, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso a causa delle gravissime lesioni riportate che non gli hanno lasciato scampo.
A svolgere i rilievi, i tecnici del nucleo Spisal dell’Ulss 2. Sulla tragedia la Procura di Treviso aprirà un fascicolo. Sull’esatta dinamica dell’incidente dovranno far luce i carabinieri e il Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro.Sul posto è intervenuto anche il sindaco di Resana, Stefano Bosa, molto commosso: “Perdiamo una colonna portante della nostra comunità. E’ un grande dispiacere: era una persona buona, disponibile. Lavorava più per passione che per necessità, era un lavoratore molto esperto”.
Giuseppe Taccin era anima del volontariato della frazione di San Marco: impegnato come donatore Avis (è stato medaglia d’oro) e nella parrocchia, faceva parte del locale gruppo culturale con cui aveva dato vita alla mostra internazionale dei presepi. Lascia la moglie e due figli.