Incidente stradale: muore un centauro di Villapiana

Sulla strada statale 106 tra Nova Siri e Rocca Imperiale, Pietro Amatulli, originario di Villapiana ha perso il controllo della sua inseparabile Ducati.

Incidente stradale: muore un centauro di Villapiana

Un tragico incidente stradale si è consumato intorno alle 21 di domenica del 6 giugno sulla strada statale 106 tra Nova Siri e Rocca Imperiale. Un centauro di 50 anni, Pietro Amatulli, originario di Villapiana ha perso il controllo della sua inseparabile Ducati, proprio all’uscita del bivio per Nova Siri in direzione Reggio Calabria.

I bikers che lo seguivano, visibilmente scioccati, hanno assistito increduli allo schianto del loro “fratello” sul guard-rail. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso sul colpo dell’uomo, e i Carabinieri di Rocca Imperiale stanno indagando sulla dinamica dell’incidente, forse determinata da un improvviso malore dell’uomo, considerato che il manto stradale non era scivoloso e il guidatore procedeva a velocità moderata.

La comunità calabrese, attraverso i social, ha espresso il dolore più profondo per la prematura perdita del motociclista, considerato da tutti un “gigante buono”, una persona gioviale, semplice e cordiale, spontanea e amante della vita, un’uomo legato alla sua famiglia e appassionato dei viaggi in sella alle due ruote, frequentatore dei moto raduni e con il sound del motore nell’anima.

Pietro Amatulli era un motociclista prudente, vigile e attento, premuroso con gli amici, sempre dotato di casco e giubbotto con protezioni, ma un destino crudele gli ha portato via il sorriso. Proprio in una fine giornata che preannunciava un’estate ricca d’incontri e di nuove avventure, dopo la chiusura e l’isolamento, i divieti per gli spostamenti e le restrizioni causati dalla pandemia da covid 19.

Proprio quando si poteva sfrecciare in comitiva lungo le vie, sentire il vento sulla faccia, i raggi del sole sulla pelle o la pioggerellina passeggera, il profumo dei fiori sui cigli delle strade, e quel profumo di libertà e d’indipendenza che solo la moto può  regalare, la stessa moto che purtroppo quella maledetta sera ha tradito uno dei suoi centauri più appassionati.

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