Ieri mattina, nella cittadina di San Stino di Livenza, nel Veneziano – presso il cinema teatro Pascutto -, è stata presentata una fiaba davvero particolare ed emozionante. Stiamo parlando de “Il cavaliere e la principessa”, una fiaba per bambini fino ai 4 anni, ispirata alla storia d’amore di Marco Gottardi e Gloria Trevisan, i due ragazzi veneti defunti durante l‘incendio alla Grenfell Tower di Londra, il 14 giugno dello scorso anno.
In quell’incendio, oltre ai due ragazzi italiani, morirono più di 70 persone.
A questa presentazione erano presenti i bambini delle scuole dell’infanzia Piaget e Sacro Cuore di San Stino di Livenza, accompagnati dalle loro maestre, oltre al sindaco Matteo Cappelletto e i genitori di Marco Gottardi. Ed è proprio la madre del ragazzo, Daniela Burigotto, l’autrice di questa fiaba per bambini, aiutata nelle illustrazioni da Roberta Gattel, un’amica di famiglia.
La mamma di Marco è rimasta molto soddisfatta del successo che ha avuto la sua storia, vedendo negli occhi delle persone presenti la gioia nell’ascoltare quelle parole. Nonostante la tragedia accaduta che ha sconvolto tutti qualcosa di bello è nato, ha commentato la signora. In questo libro, i due ragazzi tornano a vivere, e rivive anche la loro spensieratezza e la loro storia d’amore.
Nel libro, la mamma di Marco racconta non solo la storia d’amore tra il figlio e Gloria, ma anche qualche avvenimento un po’ intimo del ragazzo, come quando giocava a tennis e a calcio con suo papà Giannino o la speranza di vederlo un giorno diventare un grande chirurgo o pianista per sue bellissime mani.
Nella parte finale del libro si racconta in maniera molto delicata la morte dei due ragazzi; infatti, l’illustrazione del momento vede Marco, nel ruolo di cavaliere, portare tra le sue braccia la sua principessa Gloria, mentre una grande torre è in fiamme.
L’illustrazione è nata grazie a degli spunti dati dalla famiglia di Marco.
Il libro conta già duemila copie come prima stampa e verrà distribuito tra gli asili di San Stino e in tutto il paese. E al tempo stesso continua anche l’attività della fondazione nata in ricordo dei due fidanzati defunti.