Incendio alla Tuscia: fiamme devastano la facoltà di Agraria, Comune avverte “Tenete le finestre chiuse”

Un vasto incendio ha colpito la sede della Facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia a Viterbo, costringendo all’evacuazione studenti e personale: coinvolti anche i laboratori chimici e necessario l’intervento dell’Esercito.

Incendio alla Tuscia: fiamme devastano la facoltà di Agraria, Comune avverte “Tenete le finestre chiuse”

Mattinata di paura a Viterbo, dove intorno alle 10 di oggi – mercoledì 4 giugno 2025 – un vasto incendio è divampato nella sede della Facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia, nel quartiere Riello. Le fiamme hanno avuto origine presumibilmente dal tetto dell’edificio principale, interessato da lavori di ristrutturazione, e si sono rapidamente propagate, alimentate dalla presenza di materiali infiammabili nei laboratori sottostanti.

La situazione è rapidamente degenerata, rendendo necessario l’intervento coordinato di vigili del fuoco, carabinieri, polizia locale, 118 e persino di un’unità specializzata dell’Esercito. L’allarme è scattato subito dopo che una densa colonna di fumo è stata notata levarsi dal tetto della struttura, visibile anche da varie zone della città. Il secondo piano, sede degli uffici amministrativi, è crollato sotto l’intensità del fuoco, ma fortunatamente tutti gli studenti, i docenti e il personale sono stati messi in salvo in tempo.

L’edificio coinvolto ospitava ancora oggi alcune attività accademiche, nonostante non fosse più la sede principale della facoltà. La gravità della situazione è aumentata con il coinvolgimento dei laboratori di chimica e genetica del polo scientifico. Al loro interno erano stoccati materiali ad altissimo rischio, tra cui circa 500 litri di etanolo e numerose bombole di protossido di azoto. La presenza di queste sostanze ha reso necessaria la creazione di un’area di sicurezza con un cordone di evacuazione esteso per 500 metri intorno all’edificio.

Contestualmente, il Comune di Viterbo ha diramato un avviso urgente alla cittadinanza, raccomandando di non avvicinarsi alla zona interessata e di tenere chiuse le finestre delle abitazioni entro un raggio di un chilometro. Il fuoco, purtroppo, si è esteso anche a un’altra palazzina del blocco C del polo universitario, mettendo ulteriormente sotto pressione le squadre di soccorso.

La complessità dello scenario operativo ha richiesto il supporto dell’Esercito, incaricato di coadiuvare le operazioni di contenimento e spegnimento del rogo, ancora in corso. Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha immediatamente contattato il rettore dell’ateneo, Stefano Ubertini, per esprimere solidarietà alla comunità accademica e per assicurare il massimo supporto da parte del dicastero, con particolare attenzione alla salvaguardia della continuità didattica e alla gestione dell’emergenza.

Le cause del rogo sono al momento oggetto di accertamenti, anche se i primi riscontri sembrano confermare l’ipotesi accidentale legata ai lavori in corso sul tetto. Non si registrano contusi, ma resta l’allerta per l’eventuale dispersione di fumi tossici dovuti alla combustione dei materiali presenti nei laboratori. Nel frattempo, Viterbo osserva con apprensione l’evolversi della situazione, nella speranza che l’incendio venga definitivamente domato e che si possa al più presto fare un bilancio completo dei danni, in attesa delle valutazioni tecniche e della bonifica dell’intera area universitaria.

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