Una serie di eventi ha portato all’arresto di una donna bulgara residente nell’Astigiano, accusata di aver appiccato due incendi in altrettanti negozi al fine di evitare di pagare per la merce. Nel secondo incendio, avvenuto nel magazzino di abbigliamento Ipershop Express di Monticello d’Alba (Cuneo), il titolare dell’attività, un uomo di 36 anni di origine cinese, ha perso la vita a causa dell’intossicazione da fumo. La moglie del titolare è stata ricoverata in ospedale per le conseguenze del fumo respirato.
L’arresto è avvenuto martedì 19 settembre 2023, quando i carabinieri della compagnia di Canelli hanno bloccato la donna poco dopo aver appiccato l’incendio. La sua identificazione era avvenuta in seguito al primo incendio, che si era verificato giovedì 14 settembre nel centro commerciale Il Castello di Canelli. Gli investigatori ritengono che la donna agisse sempre con lo stesso modus operandi: riempiva un carrello di merce e, al momento di pagare, appiccava il fuoco per creare confusione e fuggire indisturbata.
La donna, il cui nome e cognome non sono stati resi noti, dovrà rispondere dell’accusa di incendio doloso con l’aggravante di aver causato il decesso di una persona coinvolta. Le indagini sono attualmente coordinate dal pm Laura Deodato della procura di Asti.
I carabinieri di Canelli stavano seguendo la donna nel territorio del Cuneese, ma purtroppo non sono riusciti a intervenire in tempo per evitare l’inevitabile situazione nel secondo incendio. Il titolare dell’attività commerciale, che gestiva l’azienda insieme alla moglie da diversi anni, era fuori dal negozio quando le fiamme hanno cominciato a divampare. Ha tentato disperatamente di aiutare la moglie a salvare il maggior numero possibile di indumenti, ma è rimasto intrappolato all’interno del magazzino.
Sulla statale 231, dove è situato il negozio, si sono precipitati pompieri, ambulanze e tecnici dell’Arpa Piemonte, che hanno effettuato le necessarie misurazioni senza rilevare anomalie. Nel frattempo, arrestata è stata condotta in detenzione e sta affrontando le accuse con l’assistenza legale degli avvocati Alessia Trinchero e Renata Broda. Durante l’udienza di convalida, la donna ha scelto di non rispondere alle domande.
Questo episodio ha scosso la comunità locale, e ora la giustizia cercherà di fare luce sui dettagli dell’incendio e delle circostanze che hanno portato al decesso del titolare del negozio. La famiglia della persona coinvolta e la comunità locale stanno cercando di affrontare questa perdita in un momento molto delicato.