E’ tragico il bilancio degli incendi scoppiati in queste ore in Arizona: 19 pompieri, di età media 22 anni, sono morti carbonizzati nel tentativo di salvare una cittadina invasa dalle fiamme. I morti venivano tutti dalla stessa unità d’elite, i Granite Mountain Hotshots e hanno perso la vita cercando di contenere le fiamme sulla collina di Yarnell, circa 120 chilometri a nord-ovest di Phoenix.
Circa 250 case sono state distrutte, più o meno la metà dell’intera località di Yarnell Hill: “È il giorno peggiore della mia vita”, ha commentato il governatore dell’Arizona Jan Brewer (di cui vi proponiamo il video) mentre il presidente Barack Obama ha mandato un messaggio dall’Africa: “Erano eroi. Professionisti abilissimi che si sono messi a rischio per proteggere la vita e le proprietà dei loro concittadini”.
L’incendio, che è cominciato venerdì, si è esteso a causa dei forti venti su un’area di circa 800 ettari e i residenti di Yarnell Hill e della Peeples Valley sono stati fatti evaquare, mentre aiuti federali sono attesi per lunedì.
Colpa dunque anche delle condizioni metereologiche estreme. Il West americano è stato tutto il fine settimana nella morsa del caldo: temperature record sono state registrate in Arizona, mentre parti della California, e in particolare la Death Valley, si sono avvicinate ai 54 gradi, poco al di sotto del primato storico di 56,7 gradi registrato nella stessa zona degli Stati Uniti cento anni fa, il 10 luglio 1913. La Death Valley è di solito una delle aree più calde del pianeta ma le attuali condizioni sono considerate eccezionali dai metereologi.