Notizia sconvolgente a Padova. M.S, 27enne, ex gelataio, è stato arrestato, alla vigilia di Natale, con l’accusa di violenza sessuale aggravata sulla sorellina 12enne della compagna. Il giovane, che per sottrarsi all’arresto aveva addirittura programmato una fuga, approfittando del suo nuovo lavoro da corriere, si trova in isolamento, in una cella del carcere Due Palazzi di Padova.
All’interrogatorio di garanzia ha scelto di non aprire bocca, mentre il suo avvocato difensore, Luisanna Malfatti, conta di fargli intraprendere un percorso di recupero.M.S godeva della fiducia della famiglia della vittima, essendo il fidanzato della sorella maggiore, tanto che spesso la ragazzina, all’epoca dei fatti spigliata, sveglia, con una maturità inusuale per la sua età, veniva affidata a lui. Tra l’uomo e la sua preda sarebbe nato un rapporto di complicità e simpatia.
L’inizio degli abusi
I primi abusi risalgono all’estate 2018,quando il giovane invitava la ragazzina a visionare alcuni film pornografici all’interno della sua abitazione, in zona Stanga, e gli approcci continuavano nella gelateria in cui il ragazzo ha lavorato fino allo scoppio della pandemia, in auto o nel suo stesso appartamento.
La minore era ridotta in uno stato di grave prostazione, manipolata e sottoposta a continui ricatti. Il giovane era arrivato, addirittura, a minacciare di uccidersi nel caso in cui lei avesse raccontato ai familiari i loro incontri a luci rosse. La bambina era soggiogata dalla personalità del 27enne, non riuscendo a ribellarsi per paura di ritorsioni.
E la cosa era continuata anche dopo la nascita della figlia, avuta con la sorella maggiore della vittima, con cui M.S conviveva. Ma l’eccessiva confidenza tra i due ha destato un campanellino d’allarme nella madre e nella compagna che, dopo aver messo alle strette la ragazzina, sono riuscite a farsi confessare tutta la verità, fatta di una lunga serie di abusi che andavano avanti da 2 anni. Ad ottobre c’era stata la denuncia in Procura e la sorella della vittima aveva interrotto bruscamente la convivenza, allontanando il giovane dalla figlia di un anno e mezzo.