Impennata nei contagi degli under 14: colpa di cresime, comunioni e feste

I dati dei primi giorni di Maggio hanno visto una impennata del 20% dei contagi dei bambini in fascia 10-14 anni. La colpa sarebbe di comunioni, cresime e relative feste, diventate i nuovi focolai del momento.

Impennata nei contagi degli under 14: colpa di cresime, comunioni e feste

Gli ultimi giorni hanno visto una preoccupante impennata dei contagi tra gli under 14 causato da comunioni, cresime e relativi festeggiamenti. Secondo i dati raccolti nei primi giorni di Maggio, ci sarebbero infatti il 20% di contagiati in più nella fascia dei bambini tra i 10 ed i 14 anni rispetto ai dati di Gennaio.

Si tratta di dati preoccupanti perché, se è vero che in gran parte i bambini vengono colpiti da forme più lievi di Covid-19, è da considerare il fatto che finora non esistono vaccini destinati ai minorenni che possano tutelarli, e quindi sono al momento destinati a rimanere senza copertura. Una attenta analisi è stata lanciata per capire le motivazioni dell’aumento dei contagi in questa fascia di età.

Secondo i dati raccolti nelle scuole romane e pubblicato da Il Messaggero, un primo allarme è stato registrato al rientro a scuola dopo le festività pasquali. Una classe per istituto circa era stata messa in quarantena dopo che si erano registrati dei casi di positività al rientro delle feste tutti riconducibili a legami familiari in seguito ai pranzi di Pasqua.

Un dato che non ha fatto che aumentare nel corso dell’ultimo mese, raggiungendo il picco nelle prime due settimane di Maggio con moltissimi nuovi positivi nelle scuole medie ed elementari. Una indagine voluta dagli istituti scolastici in collaborazione con la ASL ha svelato che il contagio non era avvenuto nelle aule, dove vengono rispettate le norme di sicurezza imposte dal Covid-19, e che quindi il focolaio era da cercare altrove.

Studiando le abitudini delle famiglie con bambini positivi, la ASL ha risolto il mistero, confermando il legame tra nuovi contagi e comunioni e cresime con relative feste. La maggior parte dei bambini contagiati ha infatti partecipato nelle ultime due settimane di aprile a feste di comunioni e cresime, come confermato dagli stessi genitori. Gli esperti raccomandano di non abbassare la guardia, specialmente in ambito familiare, e di mettersi subito in isolamento e fare il tampone non appena si riscontrano sintomi sospetti.

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