Si sta dissipando l’alone di mistero attorno al ritrovamento delle due donne impiccate all’interno della propria abitazione ad Imola, sembra infatti che stia prendendo sempre più corpo l’ipotesi di un tragico doppio suicidio. I cadaveri, appartenenti a due donne albanesi (madre e figlia) di 54 e 28 anni, sono stati rinvenuti nella serata di ieri appesi al soffitto dell’appartamento, quando oramai non c’era già più nulla da fare. La scoperta è stata fatta con orrore da un familiare: è stato infatti proprio il figlio della 54enne, nonché fratello dell’altra donna, a denunciare l’accaduto ai carabinieri dopo essere rincasato nella tarda serata.
I militari hanno immediatamente avvisato il pm Marco Forte, che ha dato ufficialmente il via alle indagini. Da quanto è stato possibile apprendere finora, la figlia soffriva già da tempo di forti problemi psichici, ed era seguita dai servizi sociali per via del suo disagio. Inoltre gli investigatori hanno scoperto che la 28enne morta aveva già tentato il suicidio in precedenza: in quell’occasione però era stata provvidenzialmente salvata dalla madre, la quale era riuscita a scongiurarne la morte.
Ma l’ultimo supposto tentativo di suicidio, se questa tesi venisse confermata, ha dato esiti completamente differenti: a togliersi la vita non sarebbe stata solamente la ragazza, bensì anche la madre che qualche tempo prima era riuscita a strapparla in extremis dalle grinfie della morte. Stando ad una prima ricostruzione degli inquirenti, sembrerebbe che la giovane si sia impiccata per prima, approfittando del fatto che fosse sola a casa e potesse portare a compimento i propri propositi senza venire interrotta una seconda volta.
La madre si sarebbe successivamente suicidata dopo aver scoperto il cadavere della figlia appeso al soffitto. Gli esami autoptici hanno infatti confermato che la 28enne sia morta per prima, e che la 54enne l’abbia seguita solo in un secondo momento.