Immigrati: 7.000 profughi salvati in due giorni

Durante sabato e domenica scorsi, sono stati salvati ben 7.000 immigrati giunti al largo delle coste italiane: è record di sbarchi per il singolo weekend. Intercettati altri 500 profughi in Libia dalla guardia costiera locale

Immigrati: 7.000 profughi salvati in due giorni

Le rivelazioni profetiche degli operatori riguardo al flusso di migranti in aumento, si sono rivelate esatte: le condizioni del mare stanno migliorando, adesso arriveranno in molti. Detto, fatto. Solo sabato scorso, sono stati soccorsi ben 4.000 immigrati clandestini al largo delle coste italiane, giunti in Italia approfittando delle buone condizioni del mare, mentre nella giornata di ieri si stima che gli arrivi siano stati circa 3.000. Circa 7.000 immigrati giunti nel nostro Paese in soli due giorni: si tratta di un record per il singolo weekend.

La situazione appare disperata, anche perché, come riporta il Corriere.it, le strutture di prima accoglienza di Sicilia e Calabria sono oramai pesantemente congestionate: molte operano in condizioni critiche, ospitando un numero di immigrati che eccede il limite di capacità a norma di legge. La storia è sempre quella: la maggior parte dei clandestini proviene dall’Africa sub-sahariana, in particolare da Libia e Paesi limitrofi, e viene portata al largo delle coste italiane mediante imbarcazioni di fortuna. Quindi viene attivata la richiesta di soccorso via GPS dagli scafisti: 17 richieste di aiuto solo nella giornata di ieri.

Un’emergenza che sta assumendo sempre più i contorni della tragedia, visto anche il numero di morti tra gli immigrati dovuto alla totale disorganizzazione delle operazioni; sia da parte degli scafisti, i quali mirano unicamente a lucrare sulle disgrazie dei clandestini in fuga dai Paesi disastrati, sia da parte dell’Europa, la cui governance in materia di immigrazione si sta dimostrando del tutto inadeguata. Nel frattempo, c’è anche chi non riesce a giungere fino a noi: circa 500 immigrati sono stati intercettati nella serata di ieri dalla Guardia costiera libica, e rispediti indietro.

Tra loro vi sarebbero soprattutto africani, come spiegato da Reda Issa, colonnello libico che ha parlato dell’operazione che ha permesso di fermare sul nascere i cinque barconi sui quali stavano cercando di raggiungere l’Italia. Non sono ancora chiari i provvedimenti che verranno presi nei loro confronti, ma l’ipotesi più accreditata è quella di un periodo di detenzione presso le carceri di Misurata.

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