La luce di papa Francesco si sta affievolendo, un timido risveglio dal torpore dinanzi alla realtà? I dati del rapporto Caritas 2017 sulla Protezione internazionale in Italia parlano chiaro: il 17% dei richiedenti accolti in Italia sono ospiti della Cei, 23mila stranieri, accolti nelle strutture religiose vengono pagati dai contribuenti, poco meno di 5mila vivono grazie a fondi ecclesiastici o donazioni come l’8 per mille.
Il 79% dei migranti vengono generosamente accolti dalla Chiesa usando soldi non suoi, gli oramai celeberrimi 35 euro al giorno. Le prediche per la solidarietà racchiudono un indecente inganno.
La cifra in gioco è sostanziosa: 150 milioni di euro all’anno. L’ente della Cei compare come aggiudicatario in almeno 26 diverse prefetture attraverso le sue diramazioni locali o le fondazioni controllate, per un importo complessivo di ben oltre i 30 milioni di euro l’anno.
“La Chiesa accolga gratis i migranti”, ha osservato più volte Matteo Salvini invitando i vescovi ad ospitare non pesando sui contribuenti. Un sommario calcolo fa comprendere quanto incassi la Vaticano Spa dall’accoglienza dei clandestini: 35x22000x365= 293.825.000. I profughi privi di rimborsi vivono con i soldi dell’8 per mille. Tutto direttamente finanziato dagli italiani.
Nel Vademecum sull’accoglienza della Cei si evince che se l’attività suddetta si svolge con caratteristiche che ai sensi della normativa vigente sono considerate commerciali occorre applicare il regime generale previsto per tali forme di attività. La chiesa ha incassato oltre mezzo miliardo di euro dai contribuenti italiani per gestire il traffico di esseri umani.
Nel documento “L’accoglienza dei migranti forzati oggi nella Chiesa in Italia” leggiamo che le migrazioni sono un segno dei tempi – il mantra di Papa Francesco – ma anche una sfida pastorale, che interpella le nostre comunità e una sfida sociale per le nostre città. “C’è ancora chi, alla serietà di questa sfida pensa di sottrarsi o chiudendo gli occhi o falsificandone la reale portata. Basta ‘leggere’ serenamente e realisticamente i numeri, i volti e le storie dei migranti in Italia per comprendere come le città e le comunità cristiane siano chiamati a raccogliere questa sfida e a ripensare luoghi, strutture e percorsi per un cammino di incontro e di scambio” sostiene perentorio il documento.
La fiducia degli italiani in Papa Francesco sta diminuendo, forse, proprio per il parziale risveglio di coscienze in corso: negli ultimi cinque anni la sua popolarità è scesa dall’88% al 70% e sta ancora diminuendo. Gli analisti sostengono che le sue posizioni in favore dei migranti hanno contribuito a ridurre l’indice di apprezzamento, come la mancata pulizia intestina dai pedofili in abito talare. Il sondaggio è stato realizzato da Demos Coop.